
28/01/11
Gli Altri
La storia della succursale italiana dell’Hospira e del medicinale noto come Pentotal ce l’aveva raccontata lo scorso dicembre, proprio su queste pagine, uno dei suoi protagonisti, Sergio D’Elia. Il segretario di "Nessuno Tocchi Caino", l’associazione radicale che si batte contro la pena di morte nel mondo, ci aveva parlato del Sodio Tiopentale e di come in alcuni casi questo fosse diventato l’unico ingrediente delle iniezioni letali praticate negli Stati Uniti. Ci aveva poi spiegato, D’Elia, che cinque soli grammi del potente barbiturico sono sufficienti a spegnere, come un fiammifero, la vita di un condannato. E che però trovare il Pentotal negli USA è diventato difficile. Talmente difficile che alcuni Stati, come l’Arizona, si sono visti costretti a sospendere le esecuzioni, in attesa di poterlo importare dall’estero. Dalla Gran Bretagna, ad esempio, prima che l’associazione "Reprieve" con un’azione legale sbarrasse le porte all’esportazione del medicinale verso gli States. Una volta chiusi i rubinetti inglesi, restava una sola fonte di Pentotal, cui attingere per rimpinguare le siringhe del boia: l’Hospira di Liscate, vicino Milano, succursale della Hospira Inc. con sede in Illinois, che per anni è stato il fornitore esclusivo di anestetico per iniezioni letali negli Usa. Per evitare il concorso dell’Italia nelle esecuzioni oltreoceano - paradossale, alla luce dell’impegno del nostro Paese a favore della moratoria universale all’Onu - "Nessuno Tocchi Caino" ha ingaggiato una battaglia che ha permesso al Parlamento di approvare la mozione della deputata radicale Elisabetta Zamparutti, nella quale si impegnava il governo a controllare che il Pentotal qui prodotto non finisse nei penitenziari americani. La completa tracciabilità della filiera, dal produttore al consumatore finale, sarebbe però stata irrealizzabile. Così l’Hospira di Liscate, che pure sostiene di non aver mai avallato l’uso letale del Pentotal, ha scelto di fermare la produzione e uscire dal mercato del farmaco. Una decisione di forte impatto, che potrà tradursi in una moratoria di fatto in molti Stati della federazione americana, dove le siringhe resteranno a secco e il boia disoccupato, ancora per un bel po’.
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