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Una valanga di emendamenti. Soprattutto dai Radicali ma non solo. Sono scaduti ieri i termini per la presentazione degli emendamenti alla legge sul testamento biologico alla Camera, dove sta per riaprirsi la battaglia parlamentare sul disegno di legge che porta la firma di Raffaele Calabrò (Pdl) già approvata dal Senato. Dai Radicali sono arrivate 26 proposte di modifica, un centinaio quelle del Pd. Ma a far discutere di più è un emendamento presentato dal deputato del Pdl Benedetto Della Vedova (ex Radicale) e sottoscritto da alcuni deputati vicini al presidente della Camera, Gianfranco Fini: l`emendamento è completamente sostitutivo del ddl Calabrò. Insomma, più che una proposta di modifica un`altra legge totalmente diversa da quella licenziata da palazzo Madama. Il testo prevede un doppio «no», all`eutanasia e all`accanimento terapeutico, e stabilisce che in caso di contesa venga privilegiato il giudizio dei familiari d`accordo con il medico. L’ idea - spiega Della Vedova - è quella di una "soft law" che lasci la definizione della materia caso per caso». Da Livia Turco (Pd) arriva la richiesta «alla maggioranza di cancellare lo scandalo dell`imposizione per legge dell`accanimento terapeutico».
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