
Rosy Bindi si schiera a favore del referendum promosso dall'ex ministro Arturo Parisi per il ritorno al cosiddetto «Mattarellum». L'annuncio che firmerà anche la presidente dei democratici, vicepresidente della Camera, è il segno di una faticosa mediazione per ricomporre le varie anime del partito, divise sul sistema di voto. «Condivido la sintesi trovata da Pier Luigi Bersani e firmerò il referendum - spiega la Bindi al coordinamento del Pd -. Dobbiamo avere simpatia e sostenerlo, ma senza schierare il partito». Il problema è che i democratici hanno depositato una diversa proposta di legge e ora non è semplice conciliare due battaglie opposte. Il nodo politico, a detta di alcuni analisti, è il rapporto con l'Udc di Pier Ferdinando Casini, che preferirebbe un sistema proporzionale che si avvicini a quello tedesco. Massimo D'Alema, presidente del Copasir, si dice d'accordo con il segretario sul fatto che il referendum sostenuto da Prodi e Veltroni possa essere «uno stimolo per una seria riforma elettorale». Ma poi, senza giri di parole, avverte: «Il ritorno al Mattarellum è un errore politico».
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