
A voler dare una lettura sociologica a questi dati verrebbe da dire che i politici milanesi non sono grandi appassionati di teatro: su poco più di 6mila biglietti messi a disposizione dai primi tre teatri milanesi, soltanto il 20 per cento sono effettivamente ritirati e utilizzati dal Comune. Il resto, oltre 4.800 tagliandi, sono stati restituiti ai botteghini e messi in vendita. Visto dall’altra parte, il fenomeno può essere letto ancora, però, come un benefit della politica - utilizzato, anche se meno degli ingressi gratuiti allo stadio - che più volte i Radicali e i 5 Stelle hanno chiesto, senza successo, di abolire. I più richiesti - stando all’elenco pubblicato dal consigliere radicale Marco Cappato- sono i biglietti della Scala (762 su 3056 quelli utilizzati), a seguire quelli degli Arcimboldi (335 su 704), e in coda arrivano quelli dei tre palcoscenici del Piccolo (Strehler, Grassi e Studio): in un anno, sui 2336 a disposizione di Palazzo Marino, ne sono stati ritirati solo 178.
Specifica il portavoce del sindaco: «Giuliano Pisapia non ha mai chiesto e usato biglietti gratuiti per sé. L’ufficio del cerimoniale provvede a distribuire una parte dei biglietti su richieste specifiche». Quali? Arriva la lettera di un milanese che chiede al sindaco di realizzare un sogno, quello di andare alla Scala: nell’elenco, infatti, ci sono 14 biglietti con questa dicitura. Delegazioni straniere in visita a Milano, giovani vincitori di concorsi di idee: l’invito a teatro arriva a loro, ma anche a persone e autorità divario genere, come la direttrice di San Vittore Manzelli o l’assessore di Limbiate (ed ex capo della segreteria del sindaco) Riccardo Alberti. Non è affatto detto che i biglietti, però, vengano effettivamente utilizzati da chi ne ha fatto richiesta, e questo vale anche per assessori e consiglieri comunali che, in alcuni casi, spiegano di girare i biglietti a persone che non potrebbero altrimenti permettersi di andare a teatro. Tra loro c’è chi è fedele alla linea zero biglietti: Balzani, Majorino e Maran in giunta, Calise, Cappato, Monguzzi, Palmeri e Quartieri in Consiglio. Per il resto i biglietti gratis per andare a teatro li prendono, con varia intensità, un po’ tutti, con punte bipartisan: Forte di Ncd ne ha chiesti 40, Lazzarini del Pd 39.
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