
Silvio Berlusconi non pensa che la Lega possa sorpassare il Pdl al Nord. «E’ un’ipotesi che non esiste. Da
tutti i sondaggi, questo sorpasso non esiste». Ma di fronte al seggio 502, della scuola media «Dante Alighieri», in via Scrosati a Milano, il Cavaliere rompe il silenzio elettorale. Quanto alla possibilità che un candidato del Carroccio possa correre per la poltrona di sindaco a Milano, quando scadrà il mandato, nel 2011, per Letizia Moratti, non sembra darvi importanza. «Sono tutte cose pre-voto» liquida così la questione il Cavaliere. Tuttavia, Umberto Bossi, che già aveva accarezzato l’idea per riconquistare Palazzo Marino, non arretra e fa capire di aver avviato una manovra. «Noi possiamo arrivare ovunque, se la gente ci vuole, ci manda ovunque». E su un possibile immediato sorpasso, ha glissato: «Vediamo di ragionarci un po’».
Gli applausi sono piovuti su Berlusconi quando, in mattinata, è entrato nel seggio, lo stesso dove votava mamma Rosa. «Non voglio fare commenti, perché sapete le leggi che ci sono...». Ma la premessa è stata ben presto disattesa. E’ stato un fiume in piena. «Spero che l’odio non prevalga sull’amore». Confessando di avere la sindrome del candidato: «Siccome sei circondato sempre dalla tua gente, che ti stima, ti apprezza e ti ama, ti sembra che voti per te, il 100 per cento delle persone». Ma non intende mollare, altrimenti, «ci troviamo Di Pietro».
Risposta del leader dell’Idv: «Se dovesse vincere Berlusconi con i suoi sodali, sarebbe un tuffo in un oscuro regime» E ha continuato a giudicare «preoccupante» il clima, «creato da una campagna elettorale che tutti sanno come si è sviluppata». Ma non trova credibile un sorpasso leghista. Sorretto, in questo, anche dall’opinione di La Russa, coordinatore Pdl: «Ho già detto che se la Lega ci sorpassa, mi mangio un asino, se però il sorpasso non avviene vadano al Pdl i loro sindaci».
Pure Bossi ha puntualizzato di non aver mai pensato al sorpasso, addossando le colpe ai giornalisti, «siete voi che l’avete inventato». La precisione è più forte: «So che prendiamo tanti voti...,poi sorpasso sì, o sorpasso no, questo è secondario». Perchè «noi possiamo arrivare ovunque, se ci manda la gente». In ogni caso, «non carichiamo questo voto con una valenza milanese».
Mettendo in primo piano, la richiesta fondamentale del Carroccio al governo. «Il problema è che Berlusconi vada avanti a darci voti per fare il federalismo, tutto il resto è secondario. Io e Berlusconi ci sediamo al tavolo e troviamo sempre un accordo su qualsiasi cosa. Non è mai accaduto che ci mettessimo a litigare. Sono un alleato fedele e Berlusconi è un fedele alla Lega. E questo dà fastidio a qualcuno, guardate Casini che schiuma di rabbia». Intervento della Moratti: il Cavaliere è «sempre stato capace di trovare una sintesi giusta con gli alleati».
Tranquillo Pierluigi Bersani, segretario Pd, ha votato nel seggio di Piacenza: «Ho la coscienza a posto, abbiamo fatto tutto quello che potevamo».
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