
Si può estendere l’eutanasia ai bambini di dodici anni, come accade in Olanda e come potrebbe decidere presto il Parlamento belga per i minori "capaci di discernimento"? Alla domanda della cronista del Figaro Stéphane Kovacs, autrice di un reportage sulla deriva eutanasica in atto in Belgio, l’oncologo Wim Distelmans - fondatore dell’hospice per cure palliative Topaz, nei sobborghi di Bruxelles - risponde serenamente che "non bisogna fissare limiti d’età. Nei Paesi Bassi è dodici anni. Ma che fare con quelli di undici? Si sa che i bambini che soffrono hanno una maturità eccezionale". Il serafico dottor Distelmans ha scritto un libro per dimostrare che poter contare su un "freno d’emergenza" (così, automobilisticamente, chiama la morte per iniezione letale) è un gran bene per tutti.
La società belga, insomma, è più che pronta a raccogliere il testimone olandese in tema di estensione della casistica di "dolce morte". La cronaca quotidiana conferma. Nel dicembre del 2012 hanno chiesto e ottenuto l’iniezione letale i gemelli quarantacinquenni Marc e Eddy Verbessem, di Anversa. Non erano affatto malati terminali ma, nati sordi, hanno chiesto di morire quando hanno scoperto che presto sarebbero diventati anche ciechi. Ed è solo di poche settimane fa la notizia che Nathan (Nancy alla nascita) Verhelst, 44 anni, ha ottenuto il suicidio assistito a causa delle sofferenze psichiche provocate dall’esito insoddisfacente delle operazioni per il cambio di sesso alle quali si era sottoposta per trasformarsi in maschio. In Belgio si sta discutendo anche di estendere la morte "on demand" ai malati di Alzheimer. I quali, per definizione non hanno capacità di intendere e volere. Ostacolo facilmente superato: basterà che a suo tempo si sia espressa la volontà di non voler sopravvivere alla perdita della consapevolezza, e l’iniezione letale potrà essere somministrata senza problemi. Succede già in Olanda, anche in questo caso. La giornalista del Figaro, alla fine del suo viaggio nella nuova terra promessa dell’eutanasia, incontra Dora, una transessuale amica di Verhelst. Anche lei, dopo la morte di Nathan-Nancy, ha riempito la sua domanda per ottenere la morte di stato.
© 2013 Il Foglio. Tutti i diritti riservati