
05/11/10
Italia Oggi
La battaglia pannelliana per salvare la vita di Tarek Aziz è a un punto di svolta. Il ministro degli affari esteri Franco Frattini ha esortato il leader radicale Marco Pannella a sospendere lo sciopero della sete e della fame che sta attuando per combattere contro la condanna inflitta all’uomo che per Saddam Hussein curava la politica estera. «Ho privatamente e pubblicamente detto a Pannella», si legge in una nota che è stata diramata dalla Farnesina», che Tarek Aziz non sarà giustiziato fino all’esaurimento del giudizio di appello (ed eventualmente di quello dinanzi alla Corte Suprema), che non è ancora neppure iniziato. Ho poi confermato che mi recherò in Iraq per incontrare il nuovo governo, appena esso si sarà formato». Per il titolare della Farnesina «è evidente che nessun tipo di decisione si può chiedere ad un governo prima che l’iter giudiziario sia esaurito, e che nella fase di formazione dell’esecutivo non vi sono le condizioni per una visita governativa, fermo restando che sarei pronto a fornire l’assistenza diplomatica usuale ad una delegazione parlamentare che ottenesse un invito dalle autorità irachene». Frattini ha quindi confermato che «appena le condizioni politiche e tecniche di una mia visita al nuovo governo iracheno saranno maturate, non avrei alcuna difficoltà a proporre di essere accompagnato da una delegazione guidata dall’onorevole Pannella». Per l’ottuagenario leader radicale è l’ennesima prova della sua capacità di attirare l’attenzione dei governi sulle lotte contro la pena di morte, e per una giustizia giusta.
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