
17/12/10
Corriere della Sera
«Leggo di cose fuori dalla realtà, di caccia al tacchino. Ma i cacciatori di teste non esistono, sono creature da film di fantascienza». Andrea Augello un bounty killer non lo è di sicuro. Del resto la campagna di reclutamento del Pdl prevede tecniche diverse. Ci sono i pasdaran dell’arruolamento, come Mario Pepe e Francesco Pionati. Ma ci sono anche modalità complementari, come quelle rappresentate dalla coppia Augello e Salvatore Cuffaro: il primo fa un lavoro tutto politico con i finiani, allo scoperto, da vero pontiere; il secondo lavora nell’ombra, contattando i suoi ex amici dell’Udc e aspettando la sentenza della Cassazione, prevista per gennaio, che deciderà la sua sorte giudiziaria.
Pepe è fiero della «caccia»: «Ma li ha visti? Un’armata Brancaleone di radicali, fascisti, eroi di guerra come Paglia, sicari come Bocchino, mandanti di vendette personali. Sembrava l’esercito austroungarico annientato che, come scrisse il maresciallo Diaz, risale in disordine le valli che aveva disceso con baldanzosa fierezza». Pepe è uno degli ufficiali di complemento che hanno guidato l’esercito del Pdl alla vittoria nel voto di fiducia. Uno dei tanti che dalle seconde file si è fatto onore nella trattativa con il nemico, persuadendolo a più miti consigli.
Futuro e libertà nega qualunque incrinatura. Ieri Francesco Pontone, Egidio Digilio, Giuseppe Valditara e Maurizio Saia hanno diramato una nota per dire no alle «illazioni». Benedetto Della Vedova è sicuro: «Berlusconi si muove con la logica mercantile dell’acquisizione, ma quei tre voti in più sono solo un viatico per le elezioni. Le voci di passaggi sono pure invenzioni». Quella più insistente dà per probabile la fuoriuscita dai finiani di Carmine Patarino e la defezione dall’Mpa di Roberto Commercio.
Per Pepe, «sei o sette sono già pronti a passare»: «Guardo al Fli ma anche al Pd, tra gli ex della Margherita che non vogliono morire con Bersani o Vendola. Se ci fate caso, a salvare il governo sono stati due ex margheritini come Calearo e Cesario». Ma non ci sono solo loro: «I soldati dei piccoli partiti stanno andando via alla spicciolata. La Malfa, Guzzanti, Tanoni sono generali senza truppe».
Augello, autore con Silvano Moffa di un documento per la riconciliazione, non esclude ulteriori passaggi di casacca: «Ci sono processi politici in corso ed è possibile che producano lacerazioni. C’è una componente moderata in Fli che giustamente si interroga sull’approdo del terzo polo. Ma ricordo che nell’Idv non tutti sono di sinistra, anzi. E poi ci sono i cattolici inquieti del Pd, che sono tanti».
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