
14/09/10
Corriere della Sera - ed. Roma
«Marzo 1996. Sono passati quasi trent'anni, eppure non c'è notte che non mi corichi rivedendo nella mente il film di quegli orrori». Alla fine del libro di Massimo Polidoro «Eravamo solo bambini» (Piemme) si scoprirà che a raccontare è «Cavallo pazzo», uno dei protagonisti della contestazione giovanile del 1977, di tante battaglie libertarie con Marco Pannella, del movimento degli Indiani metropolitani. Fece parlare di sé prendendo a schiaffi Moravia, irrompendo piratescamente al Festival di Sanremo. Un esibizionista puro. «Era ossessionato da una frenesia che lo obbligava a cercare una telecamera per "esserci"», disse Pippo Baudo quando nel 1996, a soli 41 anni, Mario Appignani morì di Aids.
Quelle ardite apparizioni in pubblico erano state il suo modo di esorcizzare i traumi dell'infanzia, che aveva trascorso sballottato da un brefotrofio all'altro come un pacco ingombrante. E un modo soprattutto per cancellare dalla mente l'inferno vissuto all'istituto Santa Rita di Maria Diletta Pagliuca, a Grottaferrata. Lo scandalo dell'ex suora, che si definiva una santa, scoppiò negli anni Sessanta provocando orrore e indignazione. Nella vicenda furono coinvolti - per complicità, indifferenza o sbadataggine medici, ecclesiastici e funzionari comunali. Tanti i racconti e le testimonianze al processo: nell'istituto della Pagliuca i bambini subnormali subivano terribili punizioni, botte, docce fredde, ricatti. Affamati e lasciati senz'acqua, colpevoli solo di aver bagnato il letto di notte. Furono trovati bambini legati alle sponde dei letti, in mezzo ai loro stessi escrementi. E si parlò di morti sospette provocate dai continui maltrattamenti e dalle privazioni cui erano sottoposti i piccoli.
I processi di primo e secondo grado concessero parecchie attenuanti. La «santa» ribadì fino all'ultimo la sua innocenza, si disse perseguitata, ma non riuscì a convincere completamente i giudici. Fu condannata «a dieci anni per maltrattamenti, a un anno per sequestro di persona, a un anno e quattro mesi per truffa».
Massimo Polidoro ha lavorato, per il suo libro, sugli atti processuali, sulle cronache del tempo e sulle memorie dei bambini reclusi nella «casa degli orrori», dando vita a una ricostruzione toccante, dolorosa. Ma il libro contiene anche una denuncia contro l'indifferenza e la superficialità di certe istituzioni e registra la difficoltà di far emergenze abusi e violenze di cui sono vittime i minori. Massimo Polidoro è autore, fra gli altri, di «Etica criminale. Fatti della banda Vallanzasca» che ha ispirato il film diretto da Michele Placido che si è visto all'ultima Mostra del cinema di Venezia. «Eravamo solo bambini» verrà presentato oggi alle 18 alla libreria Feltrinelli di piazza Colonna. Intervengono Anna Oliverio Ferraris e Marco Erler.
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