
ROMA. Spesso i Radicali hanno contestato i media e i grandi partiti di non dar voce alle loro battaglie. Ma questa volta, i dodici referendum presentati dal partito di Torre Argentina vanno a toccare temi bollenti del panorama politico attuale: dal finanziamento pubblico ai partiti all’immigrazione fino ai sei quesiti sulla giustizia. E non a caso, proprio su questi ultimi i Radicali possono contare su una gamma multicolore di sostenitori, che va dal Pdl alla Lega, passando per il Psi, partito tradizionalmente abbastanza vicino ai temi cari ai radicali. Nei dodici quesiti spiccano infatti i sei relativi al capitolo Giustizia. E dal tema della separazione delle carriere dei magistrati a quello della loro responsabilità civile fino al rientro dei magistrati fuori ruolo il sostegno del Pdl pare convinto (solo sull’abolizione dell’ergastolo restano divergenze) tanto che già qualche settimana fa il partito del Cavaliere chiedeva ai militanti «un impegno generoso» per la raccolta adesione: occorre infatti raggiungere le 500mila firme necessarie entro settembre. Se sui temi della Giustizia i radicali possono contare sul sostegno di Pdl e Lega, su un altro tema caldo, quello dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, Marco Pannella ha già incassato l’ok del Carroccio e guarda con buona fiducia all’appoggio del Movimento Cinque Stelle e, con minori aspettative, dei renziani del Pd. E, se un timido dialogo con i cattolici è possibile su abolizione dell’ergastolo e abrogazione di alcune norme che regolano l’immigrazione su temi come il divorzio breve e l’ 8xmille, il sostegno di centristi e pidiellini appare pressoché impossibile.
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