
Cala l’affluenza alle urne nei 940 comuni italiani dove si è votato ieri fino alle 22 e dove si potrà votare oggi dalle 7 alle 15. Il calo tanto temuto dai maggiori partiti alla fine è arrivato. Infatti alle 22 aveva votato il 49% degli aventi diritto contro il 54,8 delle precedenti amministrative. La flessione è stata quindi di quasi sei punti.
Il Viminale ricorda che oltre al documento di identità per votare serve la tessera elettorale e chi l’avesse smarrita può recarsi agli sportelli del proprio comune di residenza per farsi dare un duplicato negli stessi orari di apertura dei seggi.
Nei comuni sopra i 15 mila abitanti si può votare facendo una croce sul solo simbolo di uno dei partiti che appoggia il candidato e il voto sarà così esteso al candidato sindaco. Se invece si fa la croce solo sul nome del candidato, il voto non verrà esteso a nessuna delle liste collegate. Facendo una croce su un simbolo e sul candidato il voto sarà valido e sia per il candidato sindaco sia per la lista. È possibile anche il «voto disgiunto» ossia scegliere un candidato sindaco e dare però la preferenza ad una lista collegata ad un altro candidato. Nei comuni dove nessuno dei candidati raggiungerà il 50% più uno dei voti ci sarà il ballottaggio che si terrà domenica 20 e lunedì 21 maggio.
Nei comuni sotto i 15 mila si può votare facendo una croce sul candidato sindaco, sulla lista o su entrambi. In questi comuni non è consentito il «voto disgiunto» che, se praticato, annullerebbe la scheda. In questo comuni inoltre non è previsto il turno di ballottaggio: diventerà sindaco chi ottiene più voti.
Nella giornata di ieri si sono verificati alcuni episodi singolari, e in un caso preoccupante, come quello di un seggio di Sambuco in provincia di Cuneo dove la presidente del seggio si è dimessa dopo aver ricevuto delle «intimidazioni». Dopo la denuncia della donna ai carabinieri è stata sostituita e sono riprese le operazioni di voto.
A Genova invece, nella notte, sconosciuti hanno infranto alcuni vetri di una scuola di via Isonzo. Lievi i danni e le operazioni di voto non hanno subito ritardi. Nel barese all’interno di una babina qualcuno ha scritto «Berlusconi è morto». A scoprire la scritta il candidato sindaco del centrodestra: Il presidente di seggio ne «ha immediatamente ordinato la cancellazione» della scritta.
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