
04/01/11
L'Unità
Alemanno di nuovo costretto a correre ai ripari. Stavolta i buoi fuggiti dal recinto sono i soldi sborsati dal Comune di Roma per i consiglieri dell’Aula Giulio Cesare. Rimborsi d’oro, in alcuni casi. Versati dalle casse comunali alle aziende private, a mo’ di risarcimento, per aver concesso "in prestito" alla politica capitolina i loro "campioni". Almeno questo dovrebbe essere il meccanismo risarcitorio, previsto dal testo unico sugli enti locali. Il fatto è che nell’Aula Giulio accade di tutto. Anche che si entra senza un lavoro-dipendente, una volta eletto, nel giro di pochi mesi, viene assunto con stipendi d’oro. E pazienza se l’attività politica assorbirà il neo-assunto fino a fine mandato. Tanto paga il Campidoglio.
Scorrendo la lista dei rimborsi richiesti dal 2008 a oggi per i consiglieri capitolini, alcune cose saltano agli occhi. Vedi alla voce Federico Mollicone, consigliere comunale «passato giovanissimo dall’oratorio all’attività politica, nella sezione del Msi Colle Oppio», come recita la sua biografia. Esperto di comunicazione, come art director ha curato diverse campagne di Alleanza nazionale (compresa quella del 2008). Qualche tempo dopo l’elezione in Campidoglio scatta per lui un nuovo ingaggio. Da parte della «Italiana servizi comparto sanità», che decide di assumerlo, nonostante gli impegni istituzionali. Salvo poi presentare richiesta al Comune di Roma. Il primo rimborso risale a dicembre 2009. Ed ammonta a 7.965 euro. Segue, il rimborso per i mesi di gennaio-marzo 2010, per un totale di 15.556. Più 7.715 per febbraio. Poi più nulla.
Ma chi è la «Italiana servizi comparto sanità»? Si tratta di una piccolissima azienda. Sede a Monterotondo, capitale sociale di 10mila euro. L’attività non risulta dichiarata all’ufficio del Registro delle Imprese. Ma i titolari sono Fiorella Nozzetti (classe 1951) e Antonio Borraccino (classe 1973). Madre e figlio, legati da vincolo familiare alla più nota famiglia Giolitti. Quella della gelateria di fronte al parlamento. Le cronache romane di settembre 2010 li ritraggono, fianco a fianco, in una nuova impresa: l’apertura a Dubai e a Sharm El Sheik di due nuove gelaterie. «Antonio Borraccino, ha avuto da noi in esclusiva, il marchio», spiega orgoglioso Nazzareno Giolitti. Ancora più trionfale, ciò che scrive Federico Mollicone, annunciando che «con grande piacere come presidente della commissione Cultura di Roma Capitale, andrò a presentare l’apertura ad Istanbul della succursale della gelateria Giolitti», appena inserita (delibera 10/2010, di cui Mollicone è firmatario) - ci tiene a sottolineare - tra i «negozi storici di eccellenza».
Meglio di lui ha saputo fare il consigliere Giorgio Ciardi, delegato alla sicurezza. Assunto dalla «Gruppo Generali Servizi» (carico e scarico merci, trasporto disabili, catering). Società, come ha rivelato il Corriere, di proprietà di Massimiliano Piccolo, fratello di Samuele, Mr preferenze del consiglio capitolino, nonché a sua volta "rimborso dorato". Se per Ciardi l’azienda di famiglia ha ricevuto un rimborso di 56.337 euro in tre mesi (gli ultimi del 2009) e di 22.326 euro per il mese di marzo, per Samuele Piccolo, i rimborsi (assunto dalla Consulit) raggiungono i 13.408 euro di marzo. In buona compagnia con Giordano Tredicine: proveniente da una storica famiglia di ambulanti, assunto da una ditta con due dipendenti che si occupa di strumenti elettromedicali. L’Udc Onorato è invece assunto dalla società dei proprietari del cinema Cineland, cliente della ditta di famiglia che si occupa di pubblicità. Adesso Alemanno assicura che non si ripeterà più perché il decreto su Roma capitale ha posto un tetto ai rimborsi. Ma il capogruppo del Pd Umberto Marroni e il presidente della Commissione Trasparenza Massimiliano Valeriani (Pd) ricordano che quel tetto suggerito dal Comune è stato poi «inspiegabilmente tolto dal Parlamento». L’unica vera arma contro i rimborsi d’oro, fin qui, è l’istituzione dell’anagrafe degli eletti. Una vecchia battaglia Radicale. «Peccato che molti dei consiglieri - osserva il segretario dei Radicali Roma Riccardo Magi - non abbiano ancora comunicato il loro reddito».
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