
Aggiungi due posti a tavola. Con voto bipartisan (239 sì, 12 no e 15 astenuti) il Senato approva una modifica del regolamento che gonfia il suo consiglio di presidenza con nuovi benefit e nuovi costi. I segretari d´aula da 10 diventano 12 per rispondere a una vecchia protesta dell´Italia dei Valori. Il partito di Antonio Di Pietro era stato escluso dalla spartizione dei posti di segretario all´inizio della legislatura, un anno e mezzo fa.
Nella divisione, 5 della maggioranza e 5 dell´opposizione, la sua poltrona era stata occupata a sorpresa da un rappresentante della Svp. Per mesi l´Idv ha contestato questa scelta rivendicando, legittimamente, il suo posto nel consiglio di presidenza. Si poteva trovare una soluzione alternativa, ad esempio rivotando i segretari per sanare l´errore precedente. Riccardo Villari aveva suggerito questa strada ricordando la sua vicenda: nominato presidente della Vigilanza con i voti del centrodestra, aveva lasciato (dopo un lungo tira e molla), poi la commissione aveva votato un nuovo presidente, Sergio Zavoli. Ma su questo compromesso non è stato raggiunto un accordo. Così è stata offerta una poltrona in più al movimento di Di Pietro, con la necessaria compensazione per il centrodestra. La norma è transitoria, cioè vale solo per la legislatura in corsa. Intanto i due nuovi segretari avranno le dotazioni degli altri: auto, personale di segreteria e altri benefit. Anche se a loro verrà affidata la gestione dell´Aula ma non del Senato.
I radicali Marco Perduca e Donatella Poretti si sono opposti alla modifica. Denunciando il "doppio gioco" dell´Italia dei Valori. «Questa intesa è il frutto dell´ennesimo lavoro notturno del partito di Di Pietro con l´arcinemico Cavaliere. Vogliamo vedere - dicono i due - come lo giustificherà alla vigilia della manifestazione anti-Berlusconi del 5 dicembre».
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