
Bambini torturati, anche fino alla morte, abusi sessuali, detenzioni arbitrarie, uso eccessivo della forza e altri atti «inumani»: è questo l'inferno della repressione in Siria ad opera delle forze militari e di sicurezza descritto nel rapporto presentato ieri a Ginevra dalla Commissione internazionale di inchiesta indipendente, istituita in agosto dal Consiglio diritti umani dell'Onu. Per gli autori del rapporto - incaricato di indagare sulle violazioni in Siria dal marzo 2011le forze di sicurezza e militari hanno commesso «crimini contro l'umanità» nella repressione, che secondo l'Onu ha fatto oltre 3.500 morti. Violenze inaudite, anche su minori. Secondo il rapporto ben 256 bambini o comunque minorenni sarebbero stati uccisi dal 9 novembre. Tra i casi denunciati, anche quello di una bambina di due anni uccisa a AlLadhiqiyah, in agosto, da un ufficiale per «evitare che da grande diventasse una manifestante».
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