
Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Datamedia Ricerche per Il Tempo, il 40,1% dei cittadini italiani è favorevole all’amnistia. Se a prima vista questa percentuale sembra bassa, bisogna tenere presente che la stessa rilevazione, nel 2009, aveva registrato soltanto il 3,2% di favorevoli. Questa cifra è salita al 5,3% l’anno successivo, al 14,9% nel 2011, al 21,7% nel 2012, fino ad arrivare al 40,1% di quest’anno. «Ecco cosa vuol dire lottare per le proprie idee», commenta l’ex segretario radicale Rita Bernardini. Anche se non bisogna sottovalutare l’impatto di Silvio Berlusconi su questo cambiamento d’umore dell’opinione pubblica, almeno quella che si riconosce nel centrodestra. In ogni caso, si tratta oggettivamente di una crescita impressionante.
Come ogni settimana, poi, l’istituto di ricerca diretto da Natascia Turato ha realizzato il suo sondaggio sulle intenzioni di voto. E anche in questo caso i numeri sono piuttosto sorprendenti. Rispetto alla scorsa settimana, il Pdl-Forza Italia guadagna gran parte del terreno perso durante lo scontro tra "falchi" e "colombe" sulla fiducia al governo, risalendo al 24% (+0,8%). Il dibattito interno, evidentemente, non ha prodotto danni permanenti, come molti degli analisti si erano affannati a prevedere. Con gli altri partiti della coalizione più o meno stabili-Fratelli d’Italia a12,2% (-0,2%), Lega al3,8% e La Destra all’ 1,2% nel suo complesso il centrodestra tocca quota 31,7% (+0,6%). E si riavvicina sensibilmente al centrosinistra, che perde quasi un punto percentuale e scende al 32,6% (-0,9%), trascinato verso il basso dal Pd che scende al 28% (-1,0%). Il Movimento 5 Stelle perde qualche punto decimale (lo 0,3%) e si ferma al 21,8%. Mentre recuperano qualcosa i centristi, con Scelta Civica ferma al 5,2% e l’Udc in leggera ripresa a12,2% (+0,2%). Il recupero del Pdl è, come spesso accade, simultaneo a un calo degli indecisi e degli astenuti, che scendono rispettivamente a118,1% (-0,2%) e al 18,3% (-0,3%).
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