In centinaia hanno preso parte alla Terza Marcia organizzata dai Radicali per l'Amnistia, la Giustizia, la Libertà. L'appuntamento alle 9,30 della mattina di Natale a piazza Pia, a pochi passi da Piazza San Pietro, ha voluto essere tributo a Papa Francesco per quei gesti concreti chel lo hanno reso esempio da seguire su quelle riforme cui l'Italia si prepara sul tema delle carceri e della giustizia.
Un corteo pacifico di cittadini, militanti e associazioni aderenti o promotrici si è snodato per il centro di Roma, facendo tappa presso il carcere di Regina Coeli e il ministero della Giustizia, in via Arenula. Molte le personalità che hanno voluto assicurare la loro partecipazione e il loro sostegno all'iniziativa, tra le quali lo stesso sindaco di Roma, Ignazio Marino, gli onorevoli Sandro Gozi e Mario Marazziti, il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti.
Anche le strade antistanti al Senato della Repubblica, a Montecitorio e a Palazzo Chigi, sede del Governo, hanno fatto parte del percorso della marcia, per non dimenticare che saranno proprio queste istituzioni a dover affrontare il problema della giustizia e la sua appendice carceraria, prima che il conto alla rovescia fornito dall'Europa scada e il nostro paese debba essere travolto dalla sua stessa illegalità.
Traguardo finale a Piazza San Silvestro, dove si sono tenuti gli interventi conclusivi di saluto e di augurio di Marco Pannella e Rita Bernardini. Anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il 21 dicembre scorso aveva inviato una lettera al segretario di Radicali Italiani, con la quale aveva voluto esprimere quanto ritenesse importante e appropriata l'iniziativa, oltre ad aver già espresso in precedenza la propria sollecitazione verso una responsabilizzazione del parlamento nei confronti del problema carcerario:
“Tutti gli interventi - certamente condivisibili e di cui ritengo auspicabile la rapida definizione - appaiono parziali, in quanto inciderebbero verosimilmente pro futuro e non consentirebbero di raggiungere nei tempi dovuti il traguardo tassativamente prescritto dalla Corte europea. Ritengo perciò necessario intervenire nell'immediato (il termine fissato dalla sentenza "Torreggiani" scadrà, come già sottolineato, il 28 maggio 2014) con il ricorso a "rimedi straordinari".”
La riflessione iniziale per i partecipanti alla marcia è stata fornita dalle stesse parole di Marco Pannella:“Gli ultimi reagiscono con la nonviolenza: il luogo più tragicamente bello, sono le nostre carceri, con i nostri carcerati. Viva gli ultimi che stanno rivivendo nella forza di chi come noi è sempre dalla parte dei diritti umani”.