I Radicali denunciano gli illeciti, anche se vengono dall'interno: siamo gli unici a poterlo fare!
I panni sporchi si lavano in famiglia? Non da noi: questo è il metodo Radicale! Trasparenza e autofinanziamento: i conti in tasca ce li fanno i nostri iscritti, gli stessi (gli unici) che ci finanziano. Mentre a Lusi hanno bussato alla porta carabinieri mandati dalla magistratura con la pesante accusa di appropriazione indebita del denaro pubblico, dai radicali succede proprio il contrario: il Partito Radicale ha denunciato nel 2006 il suo tesoriere, Danilo Quinto, per essersi appropriato indebitamente di circa 200 mila euro degli iscritti e dei simpatizzanti radicali (non del finanziamento pubblico).
Il tentativo è il solito: far passare il concetto che sono tutti uguali, che il più pulito c'ha la rogna. Ora che emergono i loro scandali del finanziamento pubblico dei partiti, siccome siamo quelli che lo vogliamo abolire e siamo i più credibili, vorrebbero infangarci giocando con titoli che rovesciano la realtà. Quando i radicali presentarono la querela, i giudici rimasero sbigottiti: i partiti non denunciano mai i tesorieri perchè hanno paura di quello che sanno e soprattutto temono che la Procura metta le mani nei loro bilanci.
È l'autofinanziamento a responsabilizzarci: se dei soldi "spariscono", tutti se ne possono accorgere e tutti possono agire. Danilo Quinto è stato denunciato dal Partito Radicale e condannato al risarcimento danni. In questi anni ci siamo battuti affinché non prevalesse la prescrizione su quei fatti, proprio perchè non abbiamo nulla da insabbiare.
Leggi l'editoriale di Valter Vecellio su Nr» [2]
Risorse
L'anteprima dell'articolo di Panorama [3]
