A poche ore dalla notizia della candidatura [2] di Marco Pannella a Ministro della giustizia del costituendo governo italiano al Partito Radicale sono arrivati I messaggi di sostegno di decine di militanti dei diritti umani che da anno conoscono Pannella e con cui hanno condiviso le lotte per la giustizia internazionale, la moratoria per la pena di morte e recentemente la promozione della democrazia nel mondo arabo.
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Il primo e’ stato l’egiziano Saad Eddin ibrahim, per anni costretto in esilio dal regime di Mubarak che ha dichiarato che “la storia politica di Marco Pannella e” l migliore argomento a sostegno della sua candidatura per restaurare l’amministrazione della giustizia in Italia”. Subito dopo l portavoce del partito d’opposizione del Bahrein al Wafik, Khalil Al Marooq che ha ricordato come siano state cruciali anche recentemente “le azioni di Pannella e del Partito Radicale pel pieno rispetto dei diritti umani e la promozione della democrazia anche in contesti dimenticati dall’attenzione internazionale come quello dei paesi del Golfo restino la migliore presentazione per chi, come Pannella, potrebbe concorre al rientro nella legalita’ costituzionale dell’Italia”.
Altre attestazioni di sostegno e stima sono arrivate dal professor Lamine Boubakar Traoré, del Mali, Tolekan Ismaliova militante anti corruzione del Tajikistan, Nada Alfy Thabet, attivista pei diritti delle donne egiziana, presidente del Village of Hope e Thhai Makarar, rappresentante per l’Europa del maggior partito d’opposizione cambogiano Sam Rainsy Party. Molto dei sostenitori di Pannalla hanno anche annunciato la loro presenza al 39esimo congresso del Partito Radicale che si terra’ a Roma dall’8 all’11 dicembre prossimi.
Intervista al professor Giuseppe Di Federico sulla candidatura di Marco Pannella a Ministro della Giustizia
Intervista a Luigi Manconi su candidatura Pannella a Ministro della giustizia
Legge di stabilità e bilancio, dichiarazione di voto di Rita Bernardini
I deputati delle delegazione radicale nel Gruppo del PD, asseconderanno con la loro astensione l’approvazione dei provvedimenti in esame.
Ma una cosa la vogliamo lasciare agli atti: nessun governo può permettersi di fare l’economia del più grande problema istituzionale e sociale del nostro Paese: quello della Giustizia e delle carceri. Purtroppo, sembrerebbe che nessun governo, tuttora, sia pronto a farlo. Non si tratta solo di un dovere. Riteniamo che sia “obbligo” costituzionale, internazionale, europeo interrompere la flagranza letteralmente criminale del nostro Stato nei confronti dei vincoli di legge, morali, umani.
Dieci milioni sono le famiglie coinvolte in questa vera e propria bancarotta democratica, umana, civile, economica. Se ci sarà crescita - e dovrà esserci crescita! – il rischio è che si costruisca sulle macerie dello stato di diritto, di vite e di diritti umani calpestati, umiliati, soffocati… magari in una camera di sicurezza… come è accaduto al senegalese Saidou Gadiaga a Brescia.
Noi radicali siamo determinati a ripetere il successo che ha arriso in questi decenni alle grandi riforme civili e sociali che la partitocrazia unita - onnipotente, prepotente, impotente - non riuscì ad impedire.
Come al solito, diamo letteralmente corpo, da nonviolenti, anche a livello istituzionale a un obiettivo: è questo il senso e la forza dell’offerta che facciamo della candidatura di Marco Pannella Ministro della Giustizia.
Una provocazione? Sì, una provocazione non provocatoria. Assolutamente seria, responsabile, misurata. Necessaria a tutte – ripeto tutte! – le istituzioni… soprattutto se consideriamo l’abisso che ci circonda e in cui rischiamo di precipitare. E “ABISSO” è parola usata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che quattro mesi fa richiamava la politica – tutta! - ad uno scatto che finora, colpevolmente, non c’è stato.
Il Ministro (ex?) della Giustia Nitto Palma?
'Questo è davvero l'ultimo dei problemi'. Cosi' il ministro della Giustizia, Nitto Palma, risponde a chi glichiede se sia possibile una sua conferma nel nuovo governo che si costituirà.
'Gli scatoloni con i miei pochissimi effetti personali sono già pronti e stanno guadagnando la strada di casa', aggiunge il Guardasigilli.
E a proposito dell'autocandidatura di Marco Pannella a Guardasigilli, Palma osserva: 'E' un personaggio di primo piano, si sta battendo su un problema vero, il sovraffollamento delle carceri. Se dovesse essere lui a prendere il mio posto non potrò che congratularmi '.