Parlamento Wikileaks colpisce ancora
La caccia si era aperta non troppo tempo fa e le Iene hanno raccolto la sfida. A un mese dalla pubblicazione dei contratti digitalizzati delle collaborazioni e consulenze del Senato e dall'aggiornamento dei dati, già resi noti, della Camera, spunta ora un servizio delle Iene, che si è servito di Parlamento Wikileaks [2] per scoprire l'ennesimo spreco di denaro pubblico.
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Il servizio delle Iene
Dal 2003 il Senato ha in affitto un immobile del '500 nei pressi di Santa Maria in Aquiro per cui paga 500 mila euro all'anno. Lo stabile però necessitava di una radicale ristrutturazione per la quale il Senato stesso si è già fatto carico, per una spesa di 25 milioni di euro. Degli uffici però non c'è ancora traccia, anzi, dopo 8 anni e 4 milioni di euro di affitto versati, le telecemere nascoste delle iene hanno impietosamente mostrato un edificio ancora completamente inagibile, senza intonaci nè pavimenti, con l'impianto idraulico ed elettrico ancora a vista e materiali edili accatastati in disordine. [3]
La trasparenza è un optional
Le impalcature non espongono neppure il cartello informativo sulla ditta che opera i lavori, come richiesto dalla legge e non si ha la minima idea di quando la ristrutturazione potrà dirsi conclusa. Con un breve controllo inoltre si è appurato che la cifra investita per la ristrutturazione sarà 7 volte superiore alla cifra per metro quadro che l'agenzia del demanio aveva stabilito come congrua poco prima dell'inizio dei lavori, e decisamente superiore anche rispetto ai preventivi raccolti dalle Iene fornendo le coordinate dell'immobile.
RISORSE
La situazione era stata già denunciata dal Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini e resa nota con due articoli pubblicati su Repubblica.it . Utilizzando i nuovi documenti che abbiamo pubblicato, Le Iene hanno potuto approfondire e mostrare agli italiani la verità.
Lo scorso anno, a venire a galla, grazie allo storico accesso agli atti ottenuto dalla deputata Rita Bernardini, era stato lo scandaloso monopolio di Milano 90 srl [8], beneficiaria in 13 anni di 561 milioni di euro per affitti di immobili alla Camera dei Deputati ottenuti senza gare, aste o consultazioni.Oggi questa inchiesta dimostra che anche il Senato non è esente dagli sprechi immotivati.
Parlamento Wikileaks [2]si riconferma strumento indispensabile di trasparenza e controllo per la tutela dei cittadini. La caccia rimane aperta: i documenti pubblicati non apettano altro che di essere studiati per scoprire di quali altri quali altri privilegi si nutra la casta sprecando i soldi dei cittadini comuni.