
L'alleato Ravasin "Hanno ragione, combatto con loro"
Nel suo letto, Paolo Ravasin [3] guarda il mondo attraverso un computer. Non può muoversi, è affetto da sclerosi laterale amiotrofica, e dietro quello schermo osserva e scruta i casi della vita. Come quello di Anna Busato [4], Il trevigiano, 50 anni dei quali dieci di convivenza con il male, ha dettato il proprio testamento biologico, nel quale ha detto no all'alimentazione forzata e all'accanimento terapeutico."Il marito ha tutto il mio appoggio - ha commentato ieri - e continuo la mia e anche la sua battaglia per l'autodeterminazione, perchè diventi realtà in questo Paese pieno d'ipocrisia e falsità". Lo ha fatto attraverso il comunicatore che gli è stato consegnato l'anno scorso, dopo mesi di attesa: "sosteniamo e appoggiamo il diritto del malato, affinchè nessuno, tantomeno lo Stato, possa arrogarsi il diritto di decidere per lui". I fratelli di Ravasin e la madre combattono la sua stessa battaglia: "Ognuno ha il diritto di fare le proprie scelte - dice il fratello Alberto -. Se la signora ha detto questo al marito lo ha fatto con serietà e condivido la sua decisione. Tutti dovrebbero poter scegliere, ma c'è sempre un politico, un cristiano, che dice che questo è sbagliato, invece è un diritto".
S.MA.
Corriere Del Veneto 20.03.2010, pag.6
Corriere Del Veneto 20.03.2010, pag.6
http://venetoradicale.ilcannocchiale.it/post/2459424.html
21 Marzo, 2010 - 17:13
Diario
Fonte: http://venetoradicale.ilcannocchiale.it/post/2459424.html [5]