15-12-2010
Contro la partitocrazia che s’ingrassa – Di Marco Beltrandi
Signor Presidente, comunque andranno le cose, si aprirà una fase politica nuova ma c’è un dato assolutamente certo. Il dato certo è che, nel caso in cui ci fossero sciagurate elezioni anticipate, i partiti, grazie a questo sistema elettorale, si arricchiranno ancora di più rispetto a quanto non lo siano già per via della sommatoria dei rimborsi elettorali, e avremo otto mesi di paralisi dell’azione del Governo. Anche per queste ragioni riconfermo, insieme a tutta la delegazione Radicale, il voto di sfiducia al Governo.
Le carceri italiane, sempre di più nuclei consistenti di Shoah – Di Rita Bernardini
Signor Presidente, il voto di noi deputati Radicali è di sfiducia al Governo e al regime partitocratico e antidemocratico che da sessanta anni ha occupato l’Italia. Non finiremo mai di chiedervi quando verrà sanata la ferita del voto popolare referendario del 1987, negato dal regime, così come si era tentato di negare ed oltraggiare la dignità dell’uomo Enzo Tortora.
Noi vi chiediamo quando le nostre carceri non saranno più – come sono – luogo di strumento e di morte. Le carceri italiane sono sempre di più nuclei consistenti di Shoah. Non comprenderlo significa non avere capito come storicamente si siano affermati in Italia e nel mondo fascismo e nazismo. Il nostro è un voto di fiducia: di fiducia nella democrazia, nello Stato di diritto affinché si affermino…
I miei “sì” contro il regime del dolore e della sofferenza senza speranza – Di Maria Antonietta Farina Coscioni
Signor Presidente, voto «sì» alla mozione di sfiducia perché questo Governo blocca i fondi per i livelli essenziali di assistenza e l’aggiornamento del nomenclatore degli ausili e delle protesi, privando malati e disabili della necessaria assistenza.
Voto «sì» perché non dimentico che lei, signor Presidente del Consiglio, ha avuto l’impudenza ed il cattivo gusto di affermare che Eluana Englaro poteva procreare. Voto «sì» perché questo Governo ha avuto l’improntitudine di proclamare come giornata della vita il giorno in cui Eluana Englaro è morta. Voto «sì» perché, anche di recente, due scienziati, la Cattaneo e Corbellini, ci hanno ricordato che il Ministero della salute ha pubblicato un bando di finanziamento sulle cellule staminali contro l’articolo 33 della Costituzione che protegge la libertà di scienza e di ricerca. Voto «sì» perché questo Governo ostacola la corretta applicazione della legge n. 194 del 1978. Voto «sì» perché questo Governo assiste inerte alla strage di diritto e di vite umane per quel che riguarda le vittime dell’amianto …
Voi, regime partitocratrico che ogni giorno tradite la Costituzione… – Di Maurizio Turco
Signor Presidente, noi accettiamo solo una distinzione all’interno di quest’Aula, tra i partigiani della democrazia, dello Stato di diritto e della legalità e la partitocrazia. Quel regime antidemocratico che ha, dapprima, occupato la RAI per condizionare il pensiero e le decisioni dei cittadini, per continuare con l’occupazione di tutte le autorità indipendenti, quel regime partitocratrico e antidemocratico che ha sottratto la scheda referendaria ai cittadini di questo Paese e che continua a dire che abbiamo una bellissima Costituzione…
Veleni politici, veleni ambientali… – Di Elisabetta Zamparutti
Signor Presidente, voto la sfiducia consapevole che questo Governo, però, sia solo una delle gambe su cui è avanzato il regime italiano che ha generato una catena sessantennale di delitti contro la democrazia. È lì a testimoniarlo quel capolavoro di ingegneria criminale che, in Campania, ha prodotto costi ed una quantità di rifiuti mai visti in una gestione emergenziale che pare inarrestabile e tale da contaminare l’intero Paese, dove cresce esponenzialmente la sospensione delle garanzie democratiche, anche con le innumerevoli ordinanze di emergenza di questi decenni. E i veleni politici si sono tramutati in veleni ambientali con l’assolutamente evidente progressione di malattie quali quote consistenti di una Shoah che vede il Paese tragicamente unito da chi muore per un dissesto idrogeologico frutto, innanzitutto – lo abbiamo detto e lo ripetiamo -, di un dissesto ideologico.
Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=2961 [4]