Preoccupanti le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi in merito alle misure che l'Agcom (Autorità Garante della comunicazione) sta attualmente discutendo. Sulla scia di quanto previsto dal decreto Romani di aprile 2010 l'Agcom, nella lotta alla pirateria potrebbe chiedere ai provider (ISP) di oscurare parzialmente o totalmente i siti in streming (calcio e film anche in diretta) e downloading di file pirata non protetti quindi dal copyright. Esclusi da questo “controllo dei flussi” i siti di social nework (vedi Youtube, dove potranno essere caricati solo video amatoriali).
Tutto questo a margine del memorandum di intesa firmato dai sette operatori telefonici italiani (Telecom, Vodafone, Fastweb, Wind, 3, Tiscali e Bt) che potrà portare alla creazione di una società impegnata nella costruzione di infrastrutture per la banda larga su tutto il territorio nazionale. Ora il progetto dovrà essere presentato entro tre mesi.
Da un lato quindi l'impegno degli ISP a favorire la banda larga, dall'altro l'obbligo ad attuare misure di controllo sul rispetto del diritto d'autore e dei “flussi di traffico”.