L'Organizzazione delle nazioni e dei popoli non rappresentati (UNPO) ha premiato Yang Jianli, dissidente cinese, attivista per i diritti umani da oltre 25 anni e firmatario dellaDichiarazione di Roma [1], per i suoi significativi sforzi nel tentativo costante di riunire i gruppi etnici, religiosi e politici sul territorio della Repubblica Popolare Cina e per la sua incessante lotta nonviolenta per i diritti umani e la democrazia.
Co-autore di una costituzione democratica per la Cina nel 1999, il dottor Yang nel 2000 è stato imprigionato cinque anni in Cina per aver insegnato agli attivisti per i diritti del lavoro come portare avanti una lotta nonviolenta in nome di una transizione pacifica del PRC verso lo Stato di diritto, il rispetto dei diritti umani e una governance democratica per tutti.
L'organizzazione Initiatives for China [2] da lui fondata è in procinto di tenere l'undicesima Conferenza di leadership interetnica e interreligiosa (The Interethnic/Interfaith Leadership Conference) che riunisce in uno sforzo congiunto di promozione di universalità dei diritti umani tibetani, uiguri, mongoli e cinesi Han; cristiani, buddisti, musulmani, esponenti del movimento di protesta di Hong Kong e rappresentanti di Macao e Taiwan, uomini di stato, studiosi e funzionari delle principali organizzazioni non governative.
Intervista a Yang Jianli [3] su radioradicale
Intervento di Yang Jianli alla Seconda Conferenza Internazionale - Universalità dei Diritti Umani per la transizione verso lo Stato di Diritto e l'affermazione del Diritto alla Conoscenza [4] - evento è stato organizzato da Nessuno tocchi Caino e Non c'è Pace Senza Giustizia e Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito.