“Il testo proposto (la revisione costituzionale non è stata ancora votata) porta varie misure, alcune delle quali alcune mi sembrano problematiche. Ad esempio, stiamo passando dalla legittima difesa dei poliziotti a quella che chiamiamo “Stato di necessità”. L'idea è che sia possibile usare le armi quando ci si trova di fronte a persone che si suppone possano continuare a commettere atti criminali. Così si entra in un terreno difficile da apprezzare. Non possiamo passare da una situazione per cui lo Stato di emergenza è inquadrato, ha cioè un inizio ed una fine, che sia nella costituzione e che non lo sia a mio parere non c'è differenza”.
Si è espresso così Jacques Toubon, Difensore dei Diritti francese, deputato dei Républicains ed ex Ministro della Giustizia il 4 febbraio scorso a France Inter.
[2]