“Abbandonare una società libera per paura del terrorismo è il solo modo per lasciarsi sconfiggere dal terrorismo medesimo”.
E’ il twitter scritto in francese e firmato Edward Snowden, il 9 febbraio 2016, a seguito del voto con il quale il Parlamento francese ha deciso l’iscrizione dello “Stato d’emergenza” nella Costituzione. Ovvero la possibilità per il Governo di sospendere i diritti e le libertà fondamentali per far fronte ad eventi eccezionali quali, ad esempio, la minaccia terroristica.
Poche ore prima Snowden aveva scritto: “La Francia che ci ha regalato la Statua della libertà, ha votato per abbandonare la sua”.
Le frasi hanno suscitato notevole attenzione, tra critiche e apprezzamenti, in un contesto in cui certamente Snowden sta diventando, nel mondo, un punto di riferimento per coloro che continuano a riconoscere il valore e l’importanza di una “società libera”: una società che non abdichi la libertà in favore dell’“emergenza”, dello stato di sicurezza, della ragion di Stato.
Società in cui la sorveglianza indiscriminata di massa, il controllo su ogni aspetto della vita delle persone, le restrizioni preventive delle libertà personali sono minacce più che concrete per il prevalere della ragion di Stato contro lo Stato di Diritto.
Fonte: L'Espresso [1]
[3]