Sanità, Ass. Coscioni: "Accolte nostre indicazioni su aggiornamento LEA, ora Lorenzin renda pubblico testo riforma per confronto trasparente prima di passaggio in aula"
Il lavoro svolto per l'approvazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza - che prima di passare all'esame del Parlamento attende solo la nota ufficiale del Ministero Economia e Finanza e la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato - è da "salutare positivamente" poiché "vede maggiori stanziamenti per sistemi avanzati di comunicazione", sposa "il principio di “recuperare” e riutilizzare quei dispositivi più costosi che sopravvivono agli utilizzatori" e recepisce "molte delle indicazioni tecniche sul Nomenclatore per l'assistenza protesica da noi fornite in questo ultimo anno".
Così l'Associazione Luca Coscioni in una lettera inviata oggi al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per esprimere soddisfazione per un lavoro "che danni sollecitiamo", ma anche evidenziare alcune criticità rimaste irrisolte. Tra queste, scrivono il segretario e il co presidente, Filomena Gallo e Marco Gentili, e i membri di direzione Maria Teresa Agati e Marcello Crivellini "l’assenza di un Repertorio (simile al Prontuario dei farmaci) che renda trasparente la gamma di modelli che possono essere erogati" e che servirebbe a "combattere possibili truffe"; e la procedura anomala che affida il compito di verificare l'effettiva disponibilità dei Lea nelle regioni "a un Comitato LEA composto per metà da rappresentanti delle Regioni stesse", e che nel corso degli anni ha visto questi controlli dare origine "a risultati paradossali", considerando in regola anche le regioni "in cui le prestazioni che fanno riferimento ai LEA sono palesemente carenti o assenti"
Pertanto, si legge ancora nella lettera al Ministro "chiediamo che il testo definitivo sia reso pubblico prima del passaggio in Parlamento". "Se è vero, come Lei stessa ha dichiarato, che «i Lea saranno migliorabili», dopo anni di attesa i cittadini italiani meritano la migliore riforma possibile" in termini di "trasparenza", "conoscenza" e "partecipazione" in un paese in cui "i potenziali pazienti si sfilano dal circuito dell'assistenza", come evidenziato dall’indagine sul rapporto tra medicina e condizione di povertà effettuata da CGM Health Monitor.
Quindi, concludono i firmatari, "ci rivolgiamo a Lei affinché il lavoro effettuato possa essere condiviso e, se necessario, integrato in modo da consentire una rapida approvazione del testo, anche stabilendo impegni a scadenza a beneficio dei diritti dei cittadini e del loro diritto alla salute".
A questo link il testo integrale della lettera: http://www.associazionelucacoscioni.it/lettera-inviata-al-ministro-lorenzo-su-testo-definitivo-lea [3]
