L’anno in corso è da guardare con un certo ottimismo, visto che “sono sempre più numerosi i Paesi che abbandonano il ricorso alla pena capitale, anche se aumentano nel mondo le esecuzioni in nome della sicurezza nazionale” , così Elisabetta Zamparutti, Tesoriera di Nessuno tocchi Caino, alla presentazione del rapporto 2015 [1] di Nessuno tocchi Caino a Palazzo Ferro Fini di Venezia, organizzato dal circolo di Padova e ospitato dal Consiglio Regionale del Veneto.
Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale, ha ricordato che dal 1992 sono stati ben 1155 i giornalisti “assassinati” perché si occupavano di diritti umani. Per Bruno Pigozzo, vicepresidente del Consiglio Regionale, “il Rapporto ci offre l’occasione di allargare lo sguardo sulla condizione di vita delle persone carcerate anche nel nostro Veneto, sul rispetto della loro dignità, sulle misure alternative di applicazione della pena”. Per il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio "è inutile punire un reato quando è stato commesso e ha fatto sorgere paura e diffidenza verso lo Stato, bisogna fare di tutto per impedire che venga commesso”.
Alla presentazione erano presenti anche il presidente del circolo di Padova di Nessuno Tocchi Caino, il garante veneto per i diritti alla persona, Mirella Gallinaro e il cappellano del carcere maschile di Venezia, Don Antonio Biancotto.