La legalizzazione della canapa in piazza
Legalizziamo! [3] È la proposta di legge di iniziativa popolare [4] depositata giovedì scorso alla Corte di Cassazione, promossa dall`Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani - con la collaborazione e il sostegno della Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili, Forum Droghe, Antigone, Società della Ragione, La PianTiamo, Canapa InfoPoint, Ascia, comunità di OverGrow, la coalizione «Legalizziamo la Canapa» e decine di grow shop italiani.
Nei prossimi sei mesi dovranno essere raccolte almeno 50.000 firme affinché la proposta possa essere presentata al Parlamento divenendo parte del dibattito istituzionale ín corso. L`obiettivo è infatti quello di contribuire a superare le resistenze alla legalizzazione della cannabis attraverso la mobilitazione popolare e di imporre, dopo la prossima assemblea generale dell`Onu, la convocazione di una Conferenza nazionale che sappia finalmente cambiare rotta alle politi- che sulle droghe in Italia.
Il testo della proposta [5] parte dalla versione calendarizzata alla Camera dalla quale, tuttavia, si diversifica in alcune parti grazie ai contributi delle organizzazioni della società civile, di esperti e giuristi, per rendere il modello di regolamentazione quanto più libero possibile. La regolamentazione è rivolta ai maggiorenni e prevede, tra l`altro, la libertà di auto-coltivazione individuale fino a 5 piante, con comunicazione da 6 a 10; la possibilità di coltivare associandosi in «cannabis social club» che potranno avere fino ad un massimo di 100 componenti, i quali avranno la possibilità di coltivare cinque piante a testa. Si prevedono inoltre pratiche semplificate per la produzione commerciale; il più ampio accesso possibile alla cannabìs terapeutica; l`allocazione delle entrate ad attività informative e sociali; una relazione annuale al Parlamento; la depenalizzazione totale dell`uso personale di tutte le sostanze nonché la liberazione per i detenuti per condotte non più penalmente sanzionabili.
Una proposta di ragionevolezza che prende atto degli ultimi trent`anni di politiche fallimentari sul tema delle droghe, fatte di criminalizzazione, repressione e stigmatizzazione sociale e che tuttavia si scontrerà contro le attuali norme che regolano le leggi di iniziativa popolare. Un sistema che non aiuta la partecipazione dei cittadini. Nell`era della comunicazione digitale, di internet, dei social media, dove sarebbe facile costruire piattaforme web dove ciascuno - previa verifica della propria identità - possa manifestare il proprio consenso, noi dobbiamo essere sommersi da tonnellate di carta, dalla necessità di avvalersi di autenticatori, dalla produzione di centinaia di migliaia di documenti e certificati elettorali.
Una difficoltà sperimentata già nel 2013 quando diverse organizzazioni lanciarono la campagna per le "3 leggi" su carceri, droga e tortura e che, all`epoca, fu superata da una grande partecipazione popolare. Furono molte le persone - giovani e meno giovani - che ci scrissero e si mobilitarono per firmare e raccogliere le firme. I nostri banchetti furono presi d`assalto ovunque si facessero. E questo l`unico modo che abbiamo, anche oggi, per superare queste barriere legislative.
Sappiamo bene che sul tema delle droghe - come su altre questioni che riguardano le libertà civili - il corpo del paese è proiettato molto più avanti di quanto non sia chi siede nelle istituzioni. Sappiamo che i cittadini pronti a firmare questa proposta sono molti di più dei 50.000 necessari affinché una legge di iniziativa popolare sia presentata al Parlamento. Per questo l`invito che rivolgiamo a tutti è di mobilitarsi. Il tema riguarda tutti noi, la nostra salute, la nostra libertà, la nostra società. Legalizziamo! è l`occasione per far sentire la nostra voce.
--> SOSTIENI anche tu la Proposta di Legge di iniziativa popolare [4]
Fonte: http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/la-legalizzazione-della-canapa-piazza [6]
