A seguito dell'appello lanciato dalla Dichiarazione di Roma [1] per la promozione di un’azione politica capace di riportare la vita degli Stati democratici all’altezza dei principi ispiratori e delle norme con essi coerenti, fondate sull’universale diritto alla conoscenza, il 23 settembre 2015 la Commissione Affari Esteri della Camera ha discusso e approvato la Risoluzione 7/007/68 che ha impegnato il Governo “a farsi promotore, insieme a Paesi rappresentativi di tutte le aree geopolitiche e regionali, di iniziative in ambito ONU che conducano l'Organizzazione, le sue agenzie specializzate e gli Stati membri a intraprendere un'azione volta a favorire una transizione comune verso lo Stato di diritto e a codificare a livello universale il nuovo diritto umano alla conoscenza.”
Per questo continua la raccolta di firme per l'appello [1] per lo Stato di Diritto e il diritto alla conoscenza contro la ragion di Stato e per l'adozione della Delibera da parte di Consigli comunali, dell'area metropolitana e regionali (clicca qui per scaricare il testo [2]) per sollecitare il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Affari Esteri a promuovere con tutte le iniziative possibili, innanzitutto nella sede delle Nazioni Unite, la transizione verso lo Stato di Diritto.
Le ultime adesioni giunte sono quelle dei Comuni di Policoro (MT) Brindisi di Montagna (PZ), Sorradile (OR), Verbicaro (CS) e del sindaco di Pistoia.
Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/firma-la-dichiarazione-di-roma-verso-lo-stato-di-diritto [3]