In vista della visita in Italia del Presidente Hassan Rouhani, prevista il 25 e 26 gennaio, Nessuno tocchi Caino ha presentato il Rapporto sulla pena di morte in Iran dal titolo “Il volto sorridente dei Mullah”. Almeno 2.277 prigionieri sono stati giustiziati in Iran dall’inizio della presidenza di Rouhani (tra il 1° luglio 2013 e il 15 gennaio 2016). Nel 2015 sono state effettuate almeno 980esecuzioni, un 22,5% in più rispetto alle 800 del 2014 e il 42,6% in più rispetto alle 687 del 2013. È il numero di esecuzioni tra i più alti nella storia recente dell’Iran, che lo classifica come il primo “Paese-boia” del mondo in rapporto al numero di abitanti.
Il dossier è stato presentato il 22 gennaio nella sede del Partito Radicale da Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti, Marco Pannella, Giulio Maria Terzi di Sant’Agata e Domenico Letizia nell’ambito della campagna social dal titolo #DiteloaRouhani. Ai massimi rappresentanti dello Stato italiano, riconosciuto da tutti nel mondo come il campione della battaglia per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali e per l’istituzione del Tribunale Penale Internazionale, si è chiesto di porre la questione della pena di morte e più in generale del rispetto dei Diritti Umani al centro di ogni incontro e intesa con rappresentanti della Repubblica Islamica dell’Iran, a partire dal suo Presidente Rouhani che ha scelto Roma come prima capitale europea da visitare, indicando nell’Italia la “porta d’ingresso” verso l’Occidente.
Fonte: http://www.radicalparty.org/it/content/diteloarouhani [1]