Cannabis: aumentano cittadini, parlamentari e autorità per la legalizzazione
Dichiarazione di Marco Perduca e Filomena Gallo, rispettivamente coordinatore della campagna Legalizziamo e Segretario dell' associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica soggetto costituente il Partito Radicale.
Bene il cambio di opinione sulla legalizzazione della cannabis - avvenuta con dichiarazione ai microfoni di Radio Radicale - di Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Anticorruzione. Positiva anche l' apertura del Sindacato di Polizia che segue la denuncia del "fallimento dell'azione repressiva" arrivata dalla Direzione Nazionale Antimafia. Tutto ciò fa capire che, chi ogni giorno tocca ciò che provoca il proibizionismo in materia, oggi conferma la necessità di legalizzare sostanze che attualmente aumentano i proventi della criminalità e alimentano presenze in carcere.
Tutto ciò succede dopo anni di azioni messe in campo dai Radicali, tra le quali ricordiamo le azioni nonviolente di Rita Bernardini. I fatti ultimi che hanno visto protagonista Fabrizio Pellegrini, un malato che pur avendo la prescrizione della cannabis non aveva la somma di 500 euro per pagare il ticket e lo ha portato a rivolgersi alla criminalità, dimostra come l'intervento dei Radicali per la sua scarcerazione sia stato determinante sia attraverso l'intervento degli avvocati radicali Vincenzo Di Nanna e Giuseppe Rossodivita, sia attraverso un appello con sciopero della fame promosso dai dall'associazione Radicali Foggia e Andrea Trisciuoglio. Ciò ha portato ad interessarsi del caso il Ministro Orlando e ora Pellegrini è agli arresti domiciliari.
A sostegno dell’azione parlamentare dell’intergruppo per la legalizzazione della cannabis, l'Associazione Luca Coscioni insieme a Radicali Italiani e alle principali realtà antiproibizioniste italiane, stanno promuovendo la raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che prevede, tra l’altro, la libertà di auto-coltivazione individuale o associata in "cannabis social club", pratiche semplificate per la produzione commerciale, il più ampio accesso possibile alla cannabis terapeutica, l’allocazione delle entrate ad attività informative e sociali, una relazione annuale al Parlamento e la depenalizzazione totale dell’uso personale di tutte le sostanze proibite, nonché la liberazione dei detenuti per condotte non più penalmente sanzionabili. Al momento sono state raccolte 26mila firme sulle 50mila necessarie.
Di fronte alle sempre maggiori e qualitativamente rilevanti prese di posizione, invitiamo tutti i cittadini italiani a recarsi ai tavoli di raccolta firme e negli uffici comunali per sottoscrivere la proposta di legge popolare sulla legalizzazione (www.legalizziamo.it/tavoli [3]), importante strumento di sprone per il Parlamento italiano.
