Ad un'anno di distanza della presentazione delle firme raccolte per chiedere l'istituzione dell'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, presentate al Presidente del Consiglio Comunale, Luca Ragoni e bocciate dalla conferenza dei capigruppo, e dopo tre mesi dalla richiesta d'accesso agli atti, rimasta senza risposta, si è svolta ieri una conferenza stampa per fare il punto della situazione. Ancora una volta, hanno condiviso la nostra battaglia anche il Comitato Arci di Carrara e il Circolo Giordano Bruno di Sinistra e Libertà.
L'istituzione dell'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati fornirebbe ai cittadini uno strumento per radiografare lo stato reddituale e patrimoniale di coloro che operano nell'amministrazione comunale e nei vari Cda di partecipate e collegate, molti dei quali sono dei veri e propri carrozzoni politici. Importante per il cittadino conoscere anche l'operato dei vari consiglieri comunali; la conoscenza li renderebbe più consapevoli nelle scelte future.
La trasparenza e la partecipazione, di cui gli amministratori carraresi tanto si vantano di perseguire, viene poi di fatto negata con le risposte mancate o disattese, come nel caso dell'istituzione del Registro dei testamenti biologici e del Registro delle unioni civili. Nonostante le dichiarazioni più volte rilasciate alla stampa cartacea e televisiva della totale disponibilità da parte dell'amministrazione a dare via all'iter per l'istituzione dei medesimi e nonostante sia i Radicali Carraresi sia il circolo di Sinistra e Libertà, abbiano fornito loro anche supporti tecnici.
Se si dovesse verificare l'ennesima mancata risposta, le associazioni hanno deciso di presentarsi al prossimo consiglio comunale bendati e con i cerotti alla bocca, perchè così l'amministrazione di questa città, sembra voler ridurre i cittadini.
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