Il sindaco di Torino, presidente nazionale dell’ANCI, Sergio Chiamparino è oggi intervenuto alla celebrazione simbolica del matrimonio fra Antonella e Deborah, come preannunciato.
Nel suo breve discorso di saluto e di augurio alle due donne, Chiamparino ha espresso la necessità che le leggi si adeguino alle esigenze sociali di riconoscere e normare le situazioni sociali che nascono dalle unioni di fatto e dalle richieste di non discriminazione per orientamento sessuale.
Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani e candidato della Lista Bonino-Pannella, ha dichiarato:
Ottime le dichiarazione di Sergio Chiamparino, preziose tanto quanto la sua stessa presenza alla simbolica cerimonia delle nozze celebrate da due donne che, di fronte ad amici, parenti ed autorità varie, hanno voluto ribadire, “come nove anni fa”, il proprio amore reciproco e la propria volontà di vivere assieme come una famiglia. Riconosciuta.
Da radicale voglio ringraziare Chiamparino, rilanciando però subito l’iniziativa politica.
Antonella e Debora hanno – alla radicale - incarnato su di sé una battaglia, rendendo pubblica e palese la discriminazione che subiscono le coppie omosessuali nell’ordinamento civile italiano. Ora, anche con la forza da loro trasmessa a tutti gli invitati con la commovente cerimonia e con la pubblicità della loro storia, chi rappresenta le istituzioni deve cercare di esserne all’altezza.
Quindi, sin da subito, mi attendo che il Comune di Torino approvi, al più presto, la delibera di iniziativa popolare per il riconoscimento delle pari opportunità delle unioni di fatto. Nella attesa di poter veder celebrati matrimoni veri, Torino approvi la nostra delibera che, a legislazione invariata, riconosce pari diritti e doveri alle famiglie anagrafiche, superando vere e concrete discriminazioni quotidiane.
Si continui, dunque, con l’iniziativa dell’Associazione radicale Certi Diritti per l’Affermazione Civile attraverso il ricorso delle coppie omosessuali che si vedono respinta la richiesta di pubblicazioni di matrimonio. Si continui con i ricorsi e con l’iter giudiziario, sapendo valorizzare il giudizio che si attende, per il 23 marzo prossimo, dalla Corte Costituzionale su uno dei procedimenti avviati.
Vi sono molti e nuovi strumenti di iniziativa politica per una battaglia purtroppo ormai vecchia: caro Chiamparino continuiamo assieme, ma concretamente, a cominciare da Torino!!!
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