
da una nota di agenzia letta a Radio Radicale
L'AQUILA, 27 LUG - Una legge in grado di superare le lacunosita' delle ordinanze, che entri nel metodo della pianificazione, non nel merito che spetta agli Enti locali, individui criteri e modalita' per la quantificazione dei danni subiti dal patrimonio edilizio, chieda risorse e tempi certi.
Sono  i  punti  salienti  della  legge  organica  sulla  ricostruzione presentata all'Aquila dal segretario nazionale dei Radicali,  Mario  Staderini.
La  proposta  e'  stata  illustrata  alla  presenza  del  sindaco  dell'Aquila, Massimo Cialente,  che  e'  anche  vice  commissario  per  la  ricostruzione. Il partito vuole portare avanti la proposta in condivisione con altre forze parlamentari. L'Aquila come 'laboratorio', per i Radicali,  'palestra  di  democrazia,  vetrina  del  sapere  e  del  saper  fare'.
I  Radicali oggi all'Aquila erano rappresentati anche da Marco Pannella,  Elisabetta  Zamparutti  e  Simone  Umbuen  - segretario dell'Istituto nazionale di urbanistica - i quali hanno accolto l'invito del sindaco Cialente 'ad attivarsi per una proposta di legge ad hoc sulla ricostruzione, in grado di dare una visione complessiva, armonica, dell'Aquila del domani, di individuare un percorso tracciabile, senza cammini a tentoni, rafforzando nel contempo la fiducia dei cittadini.
La  legge  e'  composta  di  dodici  articoli  che  disciplinano priorita', programma finanziario, piani di recupero per gli edifici pubblici strategici, e poi interventi sui centri storici e sui nuclei urbani e rurali, sui beni culturali ed in favore della ripresa produttiva.
La  normativa  regola  il  trasferimento gratuito dei beni demaniali, l'organizzazione del sistema di trasporto e suggerisce procedimenti per snellire affidamenti incarichi, progettazione, assunzione personale e controlli. Infine, individua percorsi per l'accesso a finanziamenti Ue e statali e per beneficiare del gettito proveniente dal federalismo demaniale.
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I Radicali: L'Aquila, da laboratorio autoritario a modello di rivolta nonviolenta. [2]
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