La variante al P.R.G.C. di Vercelli prevede la trasformazione delle aree poste a sud della città (pressi di Larizzate), adibite ad uso agrario, con la costruzione di circa 140 ettari di insediamenti produttivi. Tale progetto si aggiunge alle nuove varianti previste e alle vecchie non ancora completamente realizzate. Il tutto occuperà, se approvato, centinaia e centinaia di ettari di terreno agrario altamente produttivo. La Regione Piemonte in questi giorni sta predisponendo i pareri della VAS (Valutazione Ambientale Strategica).
A questo proposito Bruno Mellano (Presidente di Radicali Italiani) e Roswitha Flaibani (coordinatrice provinciale dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta) hanno dichiarato:
“Il Comune di Vercelli sta programmando una dinamica di infrastrutturazione che condurrà la città a crescere del 50% nei prossimi anni. Un dato allarmante che crediamo non sia accettabile, in un contesto nel quale non vi è una programmazione sovracomunale che potrebbe ridurre gli impatti e dove ogni Comune ambisce a realizzare le proprie lottizzazioni (civili e industriali) in barba a qualsiasi ragionamento complessivo economico, ambientale o di semplice uso razionale delle risorse. In particolare questa variante si situa su terreni produttivi e fertili (definiti di 2a classe di capacità d’uso), attualmente per lo più coltivati a riso, che producono circa 1.000 tonnellate di risone all’anno.
Il Piano Territoriale Regionale relativamente ai suoli produttivi (come quelli in oggetto) evidenzia che ‘le politiche territoriali regionali e locali devono confermare gli usi agricoli specializzati e scoraggiare variazioni di destinazione d’uso suscettibili di compromettere o ridurre l’efficiente utilizzazione produttiva dei suoli’. E’ quindi evidente il contrasto tra la variante di piano e il PTR.
Noi crediamo che ogni Comune dovrebbe assumere un approccio virtuoso nelle politiche di protezione del suolo; Vercelli al contrario si propone come uno dei peggiori esempi in questo campo, con l'aggravante dell’assenza delle necessarie misure di mitigazione o compensazione. Date queste premesse chiediamo quindi con forza che, all’interno della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) che si sta predisponendo, la Regione Piemonte dia parere contrario alla nuova variante”.
© 2009 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati