
Le dichiarazioni dei ministri Maroni, Sacconi e Fazio rappresentano una chiara minaccia versi i Comuni che hanno costituito il registro dei testamenti biologici. E’ un chiaro segnale di impotenza il fatto che temano di non essere più in grado di controllare le libere scelte dei cittadini per cui si pensa bene di ricorrere alle minacce. È già successo per il registro delle coppie di fatto, ma sembra che non abbiano imparato la lezione.
Con queste dichiarazione si tenta da una parte di costringere i Comuni a non istituire i registri dei testamenti biologici e dall’altra parte a convincere i cittadini che senza una legge –una legge liberticida e incostituzionale – le nostre volontà non avrebbero nessun valore; eppure la dolorosa vicenda di Eluana ha insegnato quanto invece sia importante e utile anche in assenza di legge fare le proprie dichiarazioni.
Dichiarazione di Giulia Simi, membro del Comitato nazionale