L'avvocato Alfonso de Virgiliis, abruzzese di nascita ma toscano d’adozione, ha fondato nel 1996 il premio “Galileo 2000” che premia ogni anno personalità di spicco nel campo delle arti, delle scienze e del sociale.
Numerose sono le cariche attuali di Alfonso de Virgiliis: oltre ad essere Presidente della Fondazione Premio Galileo 2000, presiede l’ Orchestra da Camera Fiorentina; è Membro del consiglio direttivo della Scuola di Musica di Fiesole e ha inoltre continuato a coltivare la sua attività di giurista giungendo a far parte del consiglio di presidenza dell’Associazione nazionale di diritto delle assicurazioni.
Oggi per lui si apre una nuova sfida. Da sempre vicino al Partito Radicale, legato a Marco Pannella da una profonda amicizia sin dalla più tenera età, ha accettato, dopo un breve periodo di riflessione, la candidatura alla Presidenza della Regione Toscana propostagli da Emma Bonino e da Pannella stesso.
Arrivato all’apice della sua carriera professionale, il suo impegno sarà quello di portare avanti un’opera di sviluppo economico, culturale e sociale del territorio toscano, con un’attenzione primaria alle politiche giovanili e all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
“Dopo decenni di prevaricazione degli apparati sugli individui – ha detto de Virgiliis – è indispensabile ricollocare la persona, il cittadino, al centro di un sistema che sia al suo servizio, insomma l'uomo come fine e non come mezzo. L'urgenza è innescare una rivoluzione antropocentrica della società e della politica. Attenzione particolare va dedicata ai giovani tramite un'alleanza sociale tra enti pubblici e privati, banche, assicurazioni, fondazioni per creare un fondo di microcredito, garantendo l'affermazione delle idee nuove, saltando la logica di crediti garantiti. In Italia il microcredito è fallito. Ciò perché lo hanno gestito fin qui soggetti, tra i quali anche la Regione Toscana, attenti a realizzare un risultato d'immagine, ma stanziando insufficienti risorse finanziarie”. De Virgiliis intende portare anche in Toscana l’esperienza del premio Nobel (e prima ancora premio Galileo 2000) Muhammad Yunus, il cui lavoro De Virgiliis ha avuto modo di studiare direttamente in quei paesi nei quali la sua lezione è stata applicata (Colombia, Bangladesh, Spagna e Francia).
Giulia Simi, docente di matematica all'Università di Siena e radicale storica, ha parlato della situazione della lista in Toscana: “Le elezioni regionali si terranno il 28- 29 marzo, mancano 10 giorni. E' completamente assente una vera campagna elettorale. Attualmente è cancellato il dibattito politico in televisione e nel contempo si è vista la cancellazione in molte regioni di liste che avevano rispettato le regole e l'ammissione di liste che le avevano violate.Ci sono stati vari ricorsi in tutta Italia e anche qui in Toscana abbiamo fatto ricorso per chiedere la piena applicazione della legge elettorale regionale, in virtù del fatto che sono state raccolte le firme necessarie per la presentazione della lista in sei province (Firenze, Pisa, Pistoia, Massa Carrara, Arezzo, Siena) delle dieci. Il ricorso chiede che anche nelle altre quattro province (Lucca, Livorno, Prato e Grosseto) sia possibile votare il nostro presidente Alfonso De Virgiliis perché il voto per il Presidente è scollegato da quello per la coalizione, permettendo tra l'altro il voto disgiunto. Inoltre un candidato Presidente, secondo la legge regionale, per essere tale deve aver presentato la sua accettazione di candidatura e dichiarato il collegamento a una lista che ha raccolto le firme in almeno sei province. Compiti entrambi assolti del nostro candidato governatore e dalla lista Bonino-Pannella. La cosa incredibile in tutta questa storia che il Tar toscano ha fissato l'udienza il 19 marzo, a pochi giorni dalle elezioni, quando in tutte le altre regioni la risposta del Tar si è avuta nel giro di pochi giorni, come sarebbe lecito attendersi vista l’imminente scadenza elettorale”.
Si è poi soffermata sull’illegalità della campagna elettorale: “L'assenza di una vera campagna elettorale, fatta di un confronto tra persone e programmi, gioca a favore di chi saprà utilizzare in modo illegale le reti televisive nazionali. I radicali avevano chiesto che le elezioni fossero rinviate di un mese per permettere una sanatoria sulle irregolarità relative alle firme e garantire quattro settimane di vera campagna elettorale, come avviene in un qualunque paese democratico e civile.
Invece sia Berlusconi che Bersani, probabilmente per loro calcoli politici, hanno deciso di andare avanti, sperando che questa situazione di palese illegalità e antidemocrazia giochi a loro favore. In particolare, Pierluigi Bersani ci dice che vuole ritornare alla politica, ai problemi reali della gente e lasciare perdere i cavilli giuridici perché non è questo che interessa alla persone.
Forse Pierluigi Bersani si dimentica di come Silvio Berlusconi sia
un abile utilizzatore delle reti televisive in situazione di illegalità”.
Infine ha parlato del programma elettorale della Lista Bonino-Pannella: “Noi come lista Bonino – Pannella con il nostro candidato governatore, Alfonso de Vergiliis, siamo convinti che per riportare il cittadino al centro della politica, siano fondamentali due riforme.
Un nuovo sistema elettorale, la riforma americana per la Toscana, e una vera anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati.
In Toscana ad agosto (in piena estate), pochi mesi prima delle elezioni, è stata votata l'attuale legge elettorale, votata all’unanimità dai partiti presenti nel Consiglio, una legge che ha tolto ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio rappresentante. L'elettore attualmente ha il "potere" di mera ratifica delle decisioni, delle scelte sulle candidature fatte dalle segreterie di partito, tanto che dopo il deposito delle liste è di fatto già possibile conoscere i componenti del Consiglio regionale, prima ancora che si tengano le elezioni. I candidati conoscono già, in base alla loro posizione nei listini regionali e in quelli provinciali – con minime possibilità di errore – quali di loro risulteranno "nominati" e quali no. Un sistema che allontana il cittadino dalle istituzioni.
Chiediamo che il Presidente della Giunta sia eletto direttamente e il Consiglio regionale sia eletto con sistema maggioritario uninominale a un solo turno, con circoscrizioni più piccole delle attuali che permetterebbero di avere un rapporto migliore e diretto fra eletto ed elettore. Significa che gli eletti sarebbero costretti a rispondere ai cittadini, e non più alla partitocrazia
Ma la riforma elettorale va accompagnata da una vera riforma per la trasparenza delle istituzioni attraverso la creazione di una “Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati” che permetta ai cittadini di seguire passo per passo le decisioni dei propri eletti. E' uno strumento che servirà a valorizzare i consiglieri che lavoreranno per i cittadini e una Toscana migliore.
Queste due fondamentali riforme sono il presupposto che ci permette di parlare con serietà di riforma sanitaria, innovazione, ricerca, sviluppo, tutela del territorio in Toscana, gli altri punti del nostro programma elettorale”.
Maria Pia Corbelli, giornalista e direttore del quindicinale “La Voce del Campo”, ha affrontato un tema che le sta molto a cuore:
“punto ad avere uno spazio di cultura del cinema a Siena, magari una mini CASA DEL CINEMA, con una formazione di corsi specifici per gli studenti. Infatti dopo la chiusura di due cinema si prospettano altre due chiusure quella del cinema Moderno e Impero. La Regione Toscana deve tener conto anche di Siena e non concentrare tutti i finanziamenti a Firenze. Siena ha un suo FESTIVAL il TERRE DI SIENA FILMFESTIVAL e lì vanno concentrati gli eventi in stretto connubio con il territorio per promuoverlo nel mondo insieme ai nostri prodotti: il cinema è una grande opportunità per lo sviluppo turistico ed economico per ristoranti, alberghi ecc. e perchè una città che vuole candidarsi a capitale culturale d'Europa deve puntare anche sulla cultura cinematografica”.
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