Silvio Viale alle ore 23:34 del 3 dicembre 2009, sentite le dichiarazioni di Bruno Vespa e del Ministro Sacconi in un prologo a "Porta a Porta", ha prontamente rilasciato la seguente dichiarazione:
“Falsità. Solo ignobili falsità. Invito Vespa a rettificare e sfido Sacconi ad un confronto televisivo. Vespa ha detto il falso, dimostrando di non essersi nemmeno informato, quando ha accusato il PD di volere la vendita in farmacia. Nessuno in Italia ed in Europa ha mai proposto la vendita in farmacia e Vespa deve chiedere scusa e rettificare pubblicamente quanto affermato. E’ incredibile come il giornalista Vespa abbia permesso al ministro Sacconi di fare pura propaganda senza alcun contradditorio e abdicando ai propri doveri di giornalista. Capisco che Vespa sia rimasto un po’ sorpreso dalle improvvisate e fantasiose spiegazioni mediche del Dott. Sacconi sull’aborto fatto con la RU486, ma un conduttore avrebbe almeno dovuto chiedere al ministro, seguendo il suo ragionamento, come mai la RU486 sarebbe incompatibile se alcune regioni hanno potuto utilizzarla? Come mai abbiano potuto commettere un reato? Come mai non commetterebbero un reato le donne che firmassero le dimissioni volontarie? Evidentemente non si tratta di una violazione della 194 e da medico coscienzioso non scaricherò mai sulle donne le responsabilità del medico. Chiedo quindi formalmente che Vespa mi inviti ad un confronto con Sacconi per parlare finalmente di RU486 nella propria trasmissione, cosa che in nove anni di polemiche, ispezioni ministeriali e indagini della magistratura non ha mai fatto. Potrà invitarmi come medico che ha innescato tutto questo o come esponente radicale – sono membro delle direzioni nazionali di Radicali Italiani e dell’Associazione Luca Coscioni – e, poiché gli concedo la buona fede, mi auguro che prenda con la dovuta importanza questa mia richiesta.”
Torino, 4 dicembre 2009.
(Silvio Viale 339.3257406)
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