La deputata Radicale, Elisabetta Zamparutti, componente la Commissione Ambiente, ha presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio ed al Ministro per l'Ambiente, in merito alla alluvione che ha colpito la Piana di Rieti e al rischio di tracimazione della diga che si è corso, ancora più alto.
“Si tratta - dichiara la deputata radicale - di una alluvione della Piana di Rieti che ha provocato molti danni e dovuta in gran parte al fatto che vi è stato un rilascio di 40 metri cubi di acqua al secondo da una diga gestita da E.On per evitare che tracimasse. Resta il fatto che, se le piogge fossero proseguite per altre 14 ore, sarebbero comunque tracimati ulteriori 180 metri cubi con conseguenze devastanti per Rieti, Terni e tutta la bassa valle del Tevere inclusa Roma.
Essendo ciò dovuto – ha continuato la Zamparutti - all'eccessivo livello di invaso mantenuto dal gestore della diga (E.On), il rischio è tuttora presente e legato alle sole condizioni meteo.
Per questo – ha concluso Elisabetta Zamparutti – ho voluto porre la vicenda direttamente all’attenzione del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Ambiente perché si attivino per modificare gli obblighi del gestore stesso e perché dichiarino lo stato di calamità. Occorre però che sia anche disposta una ricognizione globale dello stato del complesso sistema idrico interessato visto che risale ancora agli anni 30.”
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