Il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha aderito alla campagna, sostenuta ormai da oltre 9.600 cittadini italiani, per salvare il servizio pubblico garantito da Radio Radicale che dal 1976 trasmette le sedute di Camera e Senato oltre che i congressi di tutti i partiti senza commenti e i processi che hanno segnato la storia del nostro Paese tra i quali, ad esempio, il processo ad Enzo Tortora e quello per gli episodi di violenza avvenuti durante il G8 di Genova del 2001.
Tale servizio è garantito dalla convenzione stipulata dall’emittente radiofonica con il Ministero dello Sviluppo Economico, convenzione in scadenza il prossimo 21 novembre.
Dopo 33 anni in cui Radio Radicale, per generale riconoscimento, ha svolto e svolge un servizio pubblico senza precedenti e senza confronti possibili, si è forse sul punto di impedirle questa funzione, proprio nell'attuale contesto della comunicazione e della democrazia in Italia.
Il Presidente Burlando ha aderito con la seguente breve dichiarazione:
“Mi auguro che il servizio di Radio Radicale possa continuare per garantire a tutti i cittadini italiani la possibilità di accesso diretto all'informazione sull'attività dei propri rappresentanti in Parlamento.”
Dichiarazione di Alessandro Rosasco, della Giunta di segreteria di Radicali Italiani:
“Voglio ringraziare il Presidente Burlando per il personale sostegno a una Radio che è sempre stata la voce di tutti e soprattutto di chi non ha voce. I riconoscimenti bipartisan che stiamo continuando a raccogliere anche in queste ore sono la conferma di come Radio Radicale sia, prima di tutto, un servizio pubblico capace di avvicinare la politica e i politici ai cittadini, garantendo loro di conoscere l’attività degli eletti al Parlamento. Speriamo che siano anche altri gli amministratori liguri che decideranno di unirsi in questa battaglia per il diritto degli italiani a “conoscere per deliberare”.
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