Un impegno a favore della lingua italiana, contro ogni forma di discriminazione linguistica a vantaggio del trilinguismo o dell’inglese: è questo il tema dell’Odg presentato oggi al Senato dai radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, promosso dall’associazione radicale "Esperanto" che da tempo denuncia la marginalizzazione della nostra lingua in Europa.
“E’ inaccettabile dover vedere, proprio mentre si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia, la nostra lingua esclusa arbitrariamente dai brevetti europei, così come dai bandi di concorso comunitari su sentenza del Tribunale del Lussemburgo”, dichiarano il Senatore Perduca e il Segretario dell'ERA Giorgio Pagano. “Qui non si parla di questioni di principio fini a se stesse, ma di colossali vantaggi economici: basta pensare che l’Inghilterra guadagna fino a 18 miliardi di euro l’anno grazie alla supremazia linguistica, mentre i Paesi non anglofoni spendono 350 miliardi di euro annui per la loro anglificazione a vantaggio di un Paese che non fa neanche parte dell’area Euro. Non possiamo permettere che i nostri giovani vadano in Europa già con il marchio della discriminazione linguistica e consentire il lavoro anzitutto ai madrelingua inglese.”
“Per questo chiediamo al governo d’impegnarsi affinché tuteli l’italiano, a cominciare dall’istruzione, perché tutti gli insegnamenti, gli esami, i concorsi, le tesi e i corsi di studio siano disponibili in lingua italiana e non si paghino tasse inferiori per seguire i programmi in lingua inglese; chiediamo inoltre che il governo garantisca che le competenze tematiche specifiche per ricercatori, professori o dottorandi non siano subordinate alla conoscenza della lingua inglese, e che ci sia un adeguato sistema di monitoraggio e di valutazione dello stato di salute della lingua nazionale, così come richiesto oggi dal nostro Odg.
Questa situazione, che l’Era denuncia da lunghissimo tempo, sta degenerando in un vero e proprio regime linguistico, a cui l’Italia non può asservirsi né assistere con inerzia; forse, invece di rispondere al disagio dei giovani senza futuro con misure incostituzionali e antidemocratiche, sarebbe più opportuno dare loro una prospettiva di lavoro che non sia minoritaria rispetto a quella dei loro coetanei inglesi, francesi e tedeschi, attraverso una politica linguistica che consenta a tutti i ragazzi europei, e non solo ad alcuni, di trovare un impiego nell'Europa federale in base alle proprie capacità e competenze”
Dichiarazione del Senatore Perduca e di Giorgio Pagano, Segretario dell’associazione radicale “Esperanto”
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