Ben vengano tutte le operazioni volte a contrastare l’ignobile traffico di materiale pedopornografico, ma è necessario che lo sdegno verso i carnefici e i fruitori di questo orrendo mercato non ci faccia dimenticare per un solo momento le vittime.
Questi ritrovamenti di materiali ci devono far ricordare in primo luogo dei bambini e delle bambine vittime di organizzazioni criminali internazionali: due milioni, secondo l’Associazione Meter di don Fortunato di Noto (per capirsi, si parla di più del doppio degli abitanti di una città come Torino).
Ma chi sono questi bambini? Da dove vengono e dove sono ora?
Questa è la prima informazione che dobbiamo chiederci e che il mondo dell’informazione deve darci. La volontà di perseguire il carnefice non ci deve far trascurare la sua vittima.
Diversamente, saranno vittime ancora una volta.
Informazioni: Andrea Trigolo 349 4682787
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