
Si trasforma in associazione il comitato per una legge elettorale uninominale, promosso a fine agosto con un appello bipartisan [2] di una quarantina tra politici e studiosi scesi in campo per una riforma elettorale ritenuta urgente e rilanciata quest'estate soprattutto sulle colonne del Corriere della Sera.
L' associazione che si riunira' per la prima volta in assemblea il 7 ottobre prossimo e' stata presentata in una conferenza stampa al Senato dal senatore del Pd Pietro Ichino, giuslavorista nell' Universita' di Milano, dal leader radicale Marco Pannella, dal senatore Pdl Domenico Gramazio e dal senatore finiano Mario Baldassarri.
I promotori precisano di non aver ancora individuato la forma 'tecnica' della proposta di riforma che intendono portare avanti e a questo scopo e' previsto a Roma un seminario per il 23 settembre prima di tradurre il tutto in un ddl di iniziativa popolare. 'La riforma - ha detto Ichino - non puo' essere di una parte politica contro l'altra, gode del consenso di una larga maggioranza di italiani e va incontro a una necessita' di riforma percepita da tutte le forze politiche di centrodestra e centrosinistra, compreso - ha sostenuto il senatore del Pd - il capo del Governo che sa di non poter affrontare le elezioni con una legge a suo tempo pensata per mettere i bastoni tra le ruote dei suoi avversari ma che potrebbe ritorcerglisi contro portando alla ingovernabilita''.
'La differenza fondamentale fra la democrazia e le dittature oligarchiche non e' l'andare a votare - ha sottolineato Baldassarri - ma cosa decide il cittadino con il voto e deve poter scegliere la maggioranza e chi lo va a rappresentare in Parlamento'.
Pannella da sempre indomito sostenitore del sistema uninominale ha detto: 'siamo certi di interpretare una realta' che e' esplosiva, quella di un popolo che vuole questo modo di votare e non gli e' permesso. Speriamo di essere la scintilla che fara' divampare democrazia, tolleranza e non violenza'.
(da una nota di agenzia letta a RadioRadicale)