“Un pasto che comprenda carne e latticini - secondo una recente inchiesta della quale ha dato grande risalto, addirittura in prima pagina, il quotidiano francese Le Monde - equivarrebbe, in quanto a emissioni di gas serra, a 4.758 chilometri percorsi in automobile, rispetto ai 629 chilometri di un pasto che faccia a meno di carne e latticini”, così il leader radicale Marco Pannella esordisce in un suo articolo che sarà pubblicato domani sul mensile dell’Associazione Luca Coscioni, Agenda Coscioni (che uscirà in edicola allegato al quotidiano ecologista Terra). Il leader radicale, intervenendo nell’ambito di uno speciale completamente dedicato all’evoluzione demografica del pianeta e al suo impatto ambientale e sociale, continua: “La Fao calcola che il 18 per cento delle emissioni totali di gas serra sia dovuto all’allevamento. E il consumo medio per un abitante del pianeta, oggi pari a 28 chili di carne l’anno, passerà a 37 chili nel 2030. Sono numeri –analogamente a quelli di altre realtà di “consumo” a forte impatto ambientale da parte dell’essere umano - che diventano significativi soprattutto alla luce del fatto che, come sostiene il consenso dei demografi, da qui a quarant’anni saremo più di 9 miliardi a vivere sulla Terra. Eppure, a fronte di tutto questo, tanto il primo Al Gore (quello de “Una scomoda verità” per intenderci), tanto i leader mondiali riuniti a Copenaghen, preferiscono l’ostracismo e la censura”.
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