
Fini non ha nemmeno toccato la sua scelta del sistema elettorale. Mentre noi abbiamo rilanciato con altri l'alternativa uninominalista [2] lasciando per il resto tutti gli altri a discutere se è meglio il Porcellum del Provincellum, eccetera.
- noi abbiamo una posizione che è una conferma di una proposta che non abbiamo mai cambiato, la grande riforma antipartitocratica, deve essere come è stato alla fine del ventennio infame, la fine formale, ufficiale, voluta di un sessantennio che è giunto ad avere connotati se possibile peggio di quello fascista. Noi siamo per l'uninominale, contro ogni forma di proporzionale, se si vuole anche con il doppio turno ma sul modello francese, non con altre formule volte a farlo diventare la solita solfa italiota
- la nostra posizione non può che essere censurata perché di una chiarezza adamantina, della quale ha terrore tutto il regime
- subito abolizione totale di tutte le forme di finanziamento della partitocrazia. Il 90% degli italiani lo aveva già deciso. C'è un debito nei confronti della legalità. Il sistema di finanziamento di questi partiti si basa sulla rapina del volere dei cittadini
- la riforma della giustizia, lo scandalo degli incarichi extragiudiziari dei magistrati, ridisciplinare immediatamente l'obbligatorietà dell'azione penale che significa discrezionalità incontrollata e incontrollabile dei magistrati nella persecuzione dei reati.
L'intervento di Gianfranco Fini a Mirabello alla Festa Tricolore: intervista a Marco Pannella (6 Settembre 2010):