La seduta è iniziata alle 14 e la Mozione è stata discussa come ultimo punto dell’OdG.
Dalle 12 alle 14 i “Radicali per Sant’Ambrogio”, cioè Segretari e militanti delle Associazioni “Enzo Tortora” e “Senza fissa dimora”, hanno manifestato davanti all’ingresso del Consiglio con un lungo striscione con la scritta: “Salvare il Cimitero ad Martyres. SI’ o NO. Votate !!!” Sono state distribuite alcune centinaia di volantini per spiegare le norme e le procedure che la Regione può applicare – se ne ha la volontà politica – per far scattare la tutela sul sito, in base alla Convenzione UNESCO sul Patrimonio immateriale e alla Legge 42/04 per la Tutela dei Beni culturali e paesaggistici. Unanime il consenso dei Consiglieri in transito, di funzionari, impiegati e commessi del Consiglio, principali fruitori della manifestazione.
Alle 14 il Portavoce Lucio Bertè si è spostato in Commissione Cultura e, fuori seduta, ha appreso dal Presidente Daniele Belotti (LN) che la Commissione era orientata al rinvio della Mozione all’Aula con parere negativo (cioè bocciatura sicura), avendo nel frattempo acquisito una lettera del Sindaco di Milano Letizia Moratti e una lettera del Metropolita ortodosso di Milano e Aquileia che non lasciavano alternative. La lettera del Sindaco era stata inviata il 13 luglio al Metropolita ortodosso, in quanto primo firmatario della Petizione popolare a sostegno delle tesi sostenute dalla Mozione 307, per tranquillizzarlo in quanto l’area del parcheggio non intaccava il sito “ad Martyres”: “Le indagini si sono concluse in data 3 aprile 2008 e la Soprintendenza ha confermato con parere del 9 aprile 2008 che non sono stati riscontrati resti archeologici “che possano modificare il perimetro del parcheggio proposta nel progetto preliminare”. Gli studi storici effettuati precisano inoltre che il cimitero paleocristiano “ad martyres” non si trova nell’area interessata dal parcheggio ma è spostato verso Largo Gemelli, ovvero dove sono ubicati i cortili dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.” Il Metropolita, convinto che la Moratti dicesse il vero e senza consultare gli altri firmatari della Petizione, rispondeva (un po’ in ginocchio...) :
“Rebus sic stantibus non posso che chiederLe scusa di averLa disturbata in una questione che per me non è che un malinteso.” Dopo un consulto con Lucio Bertè e il Presidente, la Relatrice Luciana Ruffinelli (LN) (Professoressa di Storia dell’Arte laureata alla Cattolica) riassumeva la situazione per la Commissione in termini di confronto decisivo davanti alla Commissione Cultura tra due posizioni: quella del Sindaco Moratti e quella dei Radicali per Sant’Ambrogio :
“Che ci siano o no dei reperti poco importa : a noi interessa sapere se l’area destinata al parcheggio faccia parte o no del cimitero “ad Martyres”. Va da sé che se venisse un riscontro positivo, scatterebbe la normativa a tutela dei beni immateriali...”. La Commissione decideva quindi di porre ufficialmente il quesito dirimente (pro veritate) alla Soprintendenza ai Beni Archeologici. Lucio Bertè, apprezzando l’impostazione della Relatrice, ha annunciato subito la sospensione del digiuno fino alla presa d’atto del parere della Soprintendenza, chiedendo di essere audito se lo chiederà anche la Soprintendenza. Al Presidente Belotti ha detto: ”La Commissione ha deciso con saggezza. Se avesse dato un parere negativo, avrei denunciato il Sindaco Moratti per avere con la sua lettera indotto all’errore non solo il Metropolita ortodosso, ma il Consiglio regionale e tutti i cittadini lombardi, impedendo la protezione di un bene di valore universale”.
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