Dichiarazione di Francesco Poirè, Segretario dell’Associazione radicale Enzo Tortora – Radicali Milano:
L’ultima morte di overdose a Milano non è avvenuta in un parco di periferia, ma in pieno centro, nel bagno di un fast food in Piazza Duomo.
Mentre il Dipartimento Dipendenze della Asl di Milano segnala, proprio in questi giorni, che nell'ultimo mese 90mila cittadini milanesi hanno fatto uso di cannabis, 20mila di cocaina, 7 mila di ecstasy e 3.500 di oppiacei, l'Amministrazione comunale decide di ignorare la diffusione del fenomeno, rinuncia ad affrontarlo e regolamentarlo, smantella i servizi per la riduzione del danno.
Dapprima la disattivazione delle macchine scambia siringhe (che prevenivano la diffusione di contagi e contrastavano l’abbandono di siringhe usate per strada), poi la continua riduzione del sostegno ai servizi a bassa soglia (per accogliere adulti in difficoltà) come i drop-in e le Unità di strada, infine la lotta ai Sert (sportelli sul territorio) considerati un pericolo. Questi servizi hanno salvato vite e reso più sicura la città, visitando dal 2004 al 2006 più di 10.000 persone, informandone più di 100.000 e svolgendo 13 interventi “salva-overdose”.
Il Comune di Milano non sostiene questi sforzi privilegiando, in modo ideologico, il solo ricorso alle Comunità di recupero e le politiche proibizioniste. I risultati, criminali, sono sotto gli occhi di tutti: circolazione incontrollata di sostanze rischiose, un solido mercato illegale e quest’ultima, tragica, morte nel bagno di un fast food.
Noi radicali, con la firma di centinaia di cittadini, abbiamo chiesto il ripristino del servizio di macchine scambia siringhe e il cambio di rotta su queste politiche fallimentari.
Il Comune dovrebbe intavolare una discussione seria con gli operatori del settore a Milano per istituire, il prima possibile, un tavolo per la Riduzione del Danno a Milano.
Per informazioni: Francesco Poirè 348 38 83 413
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