- Dal quotidiano "Terra" del 30 dicembre 2009
È possibile concepire la politica come dovrebbe essere, e cioè sottrarla al sovrastante, per molti versi frustrante, dominio della contingenza e della mediocrità e destinarla alla prefigurazione di un progetto più ampio di governo incentrato sulla vivibilità, tanto evocata quanto drammaticamente elusa, del e nel pianeta? La proposta di un`alleanza tra Verdi, Socialisti e Radicali formulata, su ispirazione di Marco Pannella, da Marco Cappato e Mario Staderini, segretari rispettivamente dell`Associazione Luca Coscioni e di Radicali Italiani, nasce dalla necessità di infondere speranze e contenuti in un ambito divenuto morta gora. Trae pretesto dalla scadenza delle elezioni regionali per guardare più in là in una direzione obbligata considerata l’allarmante situazione planetaria. Solo se si è sprovveduti o in malafede non si coglierà l`importanza di un simile approccio il cui scopo è l`oltrepassamento di tatticismi e opportunismi (che è ben altro dalle opportunità)che relegano alla marginalità la capacità decisionale dei cittadini su questioni centrali come il rapporto tra territorio, con le sue risorse ambientali, e consapevolezza dell’abitare, tra demografia e democrazia, tra mantenimento e acquisizione di diritti (superando da un lato ogni forma di nazionalismo e dall`altro il ristretto orizzonte antropocentrico, specista), tra ecosofia e prevenzione di calamità impropriamente dette naturali e in réaltà, come si sa, originate dal connubio di politica e criminalità. E’ giunto il momento di rilanciare una sfida ecologista affrancando, nel segno della nonviolenza, i Verdi dagli esiziali massimalismi, dalle innaturali derive che hanno finito per stravolgerne azione, immagine, capacità propositiva. Parafrasando il titolo di un bel romanzo di Primo Levi, è legittimo chiedersi se non ora, quando?
Francesco Pullia
Direzione nazionale di Radicali Italiani
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