Si è svolta questa mattina nella sede del Partito Radicale una conferenza stampa per presentare le richieste dei 300 immigrati in sciopero della fame dal 13 dicembre che chiedono al Governo il rientro nella legalità dello Stato Italiano sui tempi per il rilascio del permesso di soggiorno.
Il Testo Unico sull'immigrazione prevede infatti che il permesso di soggiorno sia rilasciato entro venti giorni dalla domanda. Oggi invece - hanno denunciato i Radicali Mario Staderini e Rita Bernardini - si devono aspettare dai 7 ai 13 mesi, mentre sono oltre 500 mila le persone in attesa di rinnovo.
In un Video-appello al Ministro Maroni i digiunatori chiedono il rispetto dei tempi previsti dalla legge, un piano per lo smaltimento dell’enorme arretrato, la possibilità di uscire dall’Italia ed una campagna informativa per rendere noto ai datori di lavoro, alle scuole ed ai medici che anche chi è in attesa del rinnovo del permesso ha il diritto di lavorare ed avere una casa.
«Vogliamo gridare al mondo la nostra rabbia che è carica di speranza - ha dichiarato Gaousoou Ouattara, il coordinatore dell'iniziativa - questo è il Paese dove abbiamo scelto di vivere. Qui sono nati i nostri figli, la terra dei Balotelli. Vogliamo vivere nella legalità ».
“ Il Governo” -ha detto il Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini - ” anziché giustificare le violazioni di legge dell’Amministrazione deve individuare soluzioni concrete nel rispetto del principio di legalità. I ritardi producono una sorta di morte civile dell’immigrato che alimenta il sottobosco della malavita“.
«Non vorrei che il compagno Brunetta proprio sui diritti degli immigrati facesse il fannullone - ha detto Marco Pannella presente alla conferenza stampa, rivolgendosi al Ministro della Funzione Pubblica - chiediamo un incontro per comprendere come superare questa inaccettabile situazione».
Il 1 gennaio a Roma, alle 15.30 a piazza della Repubblica, si terrà un sit-in in appoggio alle richieste dei digiunatori.
Questo Natale per la prima volta coloro che sono in attesa del primo permesso di soggiorno - quindi le badanti e colf dell'ultima sanatoria- non sono potuti tornare nel loro Paese; i Radicali chiedono con urgenza una nuova circolare che lo permetta.
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