- Dichiarazione di Francesco Poirè, segretario dell’Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano e membro del Comitato Nazionale di Radicali italiani:
Domani, 25 novembre, ricorre la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Mentre le istituzioni si preparano a celebrare, ci arrivano quotidianamente le segnalazioni di donne immigrate clandestine in necessità di cure, assistenza e vittime di reati e violenza, che le nostre leggi abbandonano allo sconforto e all’insicurezza.
Secondo i dati dell’ONDA (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna), nel 2008 in provincia di Milano c’erano 170.619 immigrati regolari e 76.092 richieste di regolarizzazione fatte col decreto flussi del 2008. La paura di essere denunciati tiene lontano questi immigrati dalle strutture sanitarie, creando un tessuto di prestazioni illegali e quindi non controllabili.
Il Soccorso Violenze Sessuali della Clinica Mangiagalli e il Centro per le donne immigrate dell’ospedale San Carlo garantiscono alle donne immigrate il necessario supporto sanitario e psicologico senza denunciarle per immigrazione irregolare, ma questi servizi sono poco conosciuti e le violenze sulle donne rimangono sconosciute, i reati non vengono denunciati, i responsabili rimangono a piede libero.
Il pacchetto sicurezza è stato approvato abrogando l’articolo 35 del Testo Unico sull’immigrazione che vietava al personale sanitario di effettuare segnalazioni per immigrazione illegale. Non esiste nessun obbligo di denuncia, ma ogni immigrato irregolare resta esposto al rischio di pene a causa del proprio stato di clandestino.
A questo si aggiunge la piaga dell’aborto clandestino, in drammatico aumento proprio tra le immigrate. Come documentato dal quotidiano La Stampa, metodi improvvisati come il ricorso al Cytotec. O il ritorno delle mammane espongono le donne a gravi rischi per la salute.
L’attuale disciplina dell’immigrazione è servita anche a questo: pregiudicare l’assistenza sanitaria, aumentare l’insicurezza sospingendo verso illegalità fenomeni altrimenti controllabili, riproporre il tema dell’aborto clandestino.
Per fare qualcosa di veramente utile contro la violenza sulle donne, mi piacerebbe che domani, alle frasi di rito, si aggiungesse anche l’impegno per ripensare queste norme criminogene, vero attentato alla sicurezza delle donne, immigrate e non solo.
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